Cerca nella sabbia e nei reperti
porta alla luce questi fossili ricordi.
Fabrizio Tavernelli
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Ci sono canzoni impervie, quelle che fai fatica ad ascoltare. Non perché siano brutte, anzi son più difficili magari proprio perché la musica è bella, l’arrangiamento curato, la registrazione buona. Apro la scaletta di oggi con una di queste ed è “Infanti” di Fabrizio Tavernelli, brano su cui mi devo arrampicare, una parola dopo l’altra tagliandomi le mani, i piedi e le orecchie ogni volta, per le parole tristissime a cui Fabrizio dà voce dopo averle scritte. Bravo quindi: si fotta l’arte come consolazione. Chi è costui? Stanziale in terra di Correggio, profonda Emilia paranoica, provincia exotica direbbe lui, come uno dei due libri che ha scritto, recuperando la poetica e le storie di una provincia periferica. Ci conosciamo da quando eravamo ventenni e allora imbracciare uno strumento senza saper bene cosa si stava facendo e cosa si aveva tra le mani era prassi… Era il punk ed il postpunk che in Emilia troverà nei CCCP prima e nei CSI poi due belle testimonianze artistiche di questo metodo.
Una schedina biografica per voi: Fabrizio “Taver” Tavernelli è cantante, produttore, musicista, scrittore. Attivo negli anni ’80 con En Manque D’Autre e dal ’93 al 1999 con gli AFA, con i quali incide per Sugar di Caterina Caselli e Dischi del Mulo/Consorzio Produttori Indipendenti . E’ la mente nel 1995 dell’evento “Materiale Resistente” che cerca di riunire la musica ad un atto politico, guardando alla storia. Dal 2000 presenta diversi progetti : Groove Safari, Roots Connection, Duozero (con il sottoscritto), Ajello, Babel, IRRS, Impresa Gottardo e Forbici di Manitù. Del 2011 è l’uscita del suo primo libro “Provincia Exotica” viaggio nella provincia italiana allucinata e distorta. Attualmente è impegnato in veste solista con una serie di devianti canzoni d’autore. Sei gli album incisi : “Oggetti del Desiderio” , “Volare Basso” “Fantacoscienza” “Infanti”.“Homo Distopiens” ed il recente “Algoritmi”. Ha dato alle stampe un nuovo libro “Quando gli alieni rapivano le mucche”. Trovate tutto in rete nel caso vogliate approfondire il bizzarro personaggio di oggi :)
Una carriera eccletica che passa dalle ricerche della new wave con gli AFA, agli esperimenti elettronici con i Duozero, alla Dance con Ajello e Impresa Gottardo, fino alla carriera solista dove abbraccia un cantautorato riflessivo con parole mai banali, ma anzi spesso malinconiche e taglienti. Il nostro ha calcato i palchi di tutta Italia, incassando la stima di Massive Attack, collaborando con Howie B, Eraldo Bernocchi e altri ancora e se non lo conoscete ancora ebbene è il momento di fare un passo. Se l’arte non deve essere per voi un tappeto sonoro su cui rotolarsi distrattamente, ma una campana di consapevolezza ed uno spunto per riflettere ascoltate “Taver”. Partite dai suoni, che in particolare nei due dischi degli AFA “Nomade Psichico” e “Armonico” fondono bene il mondo del nostro musicista di oggi con l’amore per la poesia esistenziale e la voglia di innovare anche il linguaggio pop.
Poi c’è l’artista che si è voluto impegnare politicamente con “Materiale Resistente” un capitolo significativo nel tentativo di creare una nuova coesione tra arte ed impegno, orizzonte completamente evaporato nella disillusione che possiamo sentire in molti suoi lavori solisti recenti, come “Homo Distopiens” e l’ottimo “Infanti” dedicato ai bambini a cui viene distrutta l’infanzia… Non mancano gli esempi anche oggi. Di questo capitolo “politico” mi piace ricordare l’ottima canzone “Mondariso” dove Fabrizio ha trovato ed unito delle arzille ex mondine ultrasettantenni in un progetto artistico, le ha fatte cantare, portandole anche dal vivo e dedicando un disco intero alla loro poesia, collaborando con il gruppo folk della Piva dal Carner. Un gesto magnifico e molto evocativo: la gioia di veder sorridere e ridere queste donne è stato un regalo per chi stava tra il pubblico e una notevole operazione di recupero della storia popolare dell’Emilia.
La sua è una poetica che cerca la profondità guardando alla cultura popolare, portanto il pop a farsi colto, scansando gli elitarismi. Nelle sperimentazioni come con i Duozero guarda sempre ad elementi cari alle masse, assorbendo a pieno la lezione di Andy Warhol (il nostro ha studiato al DAMS) e plasmandola sulla realtà di cui fa esperienza, metodo comune anche ai suoi dischi più sperimentali come quelli costruiti con il sottoscritto, dove abbiamo lavorato con Massimo Zamboni (CCCP e CSI) e con scrittori come Davide Bregola o Gabriele Tesauri e l’attore Marco Valerio Amico, insomma ritrovate ancora una volta quella trasversalità che già sapete essere un bisogno creativo dei musicisti da me amati.
Taver ha compreso intimamente la funzione apotropaica dell’arte, arte utile per allontanare gli spiriti maligni, le fatiche e le disillusioni, le incertezze, le sconfitte ed i momenti amari a cui ci ha abituati la contemporaneità specializzata nel demolire speranze e certezze. Tavernelli racconta (e sublima) tutto questo nelle sue canzoni trasformate in una terapia e al contempo in spinosi interrogativi per chi ascolta. Detto questo CLICCATE QUI per scoprire una degna playlista antologica con le musiche di Fabrizio Tavernelli, nata, cresciuta e vestita in quella provincia exotica che è un po’ l’Italia tutta.
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Fabrizio Tavernelli: pop, rock.
Search in the sand and in the artifacts
brings these fossil memories to light
Fabrizio Tavernelli
There are challenging songs, the ones you struggle to listen to. Not because they're bad, on the contrary, they might be difficult precisely because the music is beautiful, the arrangement is well-crafted, the recording is good. I open today's lineup with one of these, "Infanti" by Fabrizio Tavernelli, a track I have to climb, one word at a time, cutting my hands, feet, and ears each time, for the very sad words that Fabrizio gives voice to after writing them. So, well done: screw art as consolation. Who is he? Stationed in the land of Correggio, deep paranoid Emilia, exotic province, as he would say, like one of the two books he has written, recovering the poetics and stories of a peripheral province. We've known each other since we were in our twenties, and back then, picking up an instrument without really knowing what we were doing and what we had in our hands was the norm... It was punk and post-punk, which in Emilia will find in CCCP first and then in CSI two beautiful artistic testimonies of this method.
A brief bio for you: Fabrizio "Taver" Tavernelli is a singer, producer, musician, and writer. Active in the '80s with En Manque D'Autre and from '93 to 1999 with AFA, with whom he records for Sugar by Caterina Caselli and Dischi del Mulo/Consorzio Produttori Indipendenti. In 1995, he conceived the event "Materiale Resistente" that seeks to unite music with a political act, looking at history. Since 2000, he has presented various projects: Groove Safari, Roots Connection, Duozero (with the undersigned), Ajello, Babel, IRRS, Impresa Gottardo, and Forbici di Manitù. His first book "Provincia Exotica" was released in 2011, a journey into the hallucinated and distorted Italian province. Currently, he is engaged solo with a series of deviant singer-songwriter songs. He has recorded six albums: "Oggetti del Desiderio," "Volare Basso," "Fantacoscienza," "Infanti," "Homo Distopiens," and the recent "Algoritmi." He has also published a new book, "Quando gli alieni rapivano le mucche." You can find everything online if you want to delve into today's bizarre character :)
An eclectic career that spans from new wave research with AFA to electronic experiments with Duozero, to Dance with Ajello and Impresa Gottardo, to solo career embracing reflective singer-songwriter style with never banal, often melancholic and sharp words. He has graced stages across Italy, earning the respect of Massive Attack, collaborating with Howie B, Eraldo Bernocchi, and others. If you don't know him yet, now is the time to take a step. If art is not just a sound carpet for you to roll on absent-mindedly but a bell of awareness and a starting point for reflection, listen to "Taver." Start with the sounds, which, especially in the two albums by AFA, "Nomade Psichico" and "Armonico," blend our musician's world with a love for existential poetry and the desire to innovate pop language.
Then there is the artist who wanted to engage politically with "Materiale Resistente," a significant chapter in the attempt to create a new cohesion between art and commitment, a horizon completely evaporated in the disillusionment that we can feel in many of his recent solo works, like "Homo Distopiens" and the excellent "Infanti" dedicated to children whose childhood is being destroyed... Examples of this "political" chapter include the excellent song "Mondariso," where Fabrizio found and united lively ex-mondine in an artistic project, made them sing, even bringing them live and dedicating an entire album to their poetry, collaborating with the folk group Piva dal Carner. A magnificent and very evocative gesture: seeing these women smile and laugh was a gift for those in the audience and a significant operation to recover the popular history of Emilia.
His is a poetics that seeks depth by looking at popular culture, bringing pop to become cultured, avoiding elitism. In experiments like with Duozero, he always looks at elements dear to the masses, fully absorbing Andy Warhol's lesson (he studied at DAMS) and shaping it on the reality he experiences, a common method even in his most experimental records like those built with the undersigned, where we worked with Massimo Zamboni (CCCP and CSI) and with writers like Davide Bregola or Gabriele Tesauri and actor Marco Valerio Amico. In short, you find once again that transversality that you already know is a creative need for the musicians I love.
Taver has intimately understood the apotropaic function of art, useful art to ward off evil spirits, hardships, disillusionments, uncertainties, defeats, and bitter moments that contemporary specialization has accustomed us to demolishing hopes and certainties. Tavernelli tells (and sublimates) all of this in his songs transformed into therapy and at the same time into thorny questions for the listener. That said, CLICK HERE to discover a worthy anthological playlist with the music of Fabrizio Tavernelli, born, raised, and dressed in that exotic province that is a bit all of Italy.
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