Grazie, diletta, di aver pensato a me e di avermi scritto nel giorno del mio compleanno. Oh, s’io potessi rivedere te e i bambini. La strada è troppo lunga, lo sai… È un sogno pensare che un anno fa noi eravamo insieme in Olanda.
Può esistere, per un uomo, una visione più amara di quella d’un avvenire infelice, piatto e senza orizzonte che egli stesso si sia edificato?
Robert Schumann
If you read the post on your phone and the button “Read in English” doesn’t work, scroll down the page: the English version is after the Italian one.
Siamo in viaggio verso l’Islanda dove saremo domenica prossima e siccome Mr Pian Piano è un maledetto fuori di testa che non vuole prendere l’aereo, stiamo attraversando l’Europa in treno. Oggi sosta a Francoforte, dove incontriamo il vecchio amico e collaboratore di questa stoltissima rubrica: Orlando Furioso. Non cucineremo nulla, siamo ospiti irriverenti nella sua sontuosa tana tedesca e il nostro ci accoglie al solito nerboruto e con il suo fare gioviale da orso enorme come il suo cane: Mr Pian Piano mi si avvinghia fastidiosamente ad un braccio anche se il leone scodinzola. Essendo in terra di Germania oggi onoriamo un compositore molto talentuoso, ammirato da Brahms che gli è stato vicino per tutta la vita: Robert Schumann, il grande romantico sarà nostro compagno tra le strade di Francoforte.
Schumann è umano, troppo umano travolto da se stesso in un vano tentativo di autocontrollo, con accanto l’amatissima moglie, non compreso da molti, ma venerato da compositori importanti, innovatore nell’utilizzo del pianoforte, il padre del Romanticismo in musica resta ancor oggi come un pianeta senza atmosfera, bellissimo e non immediatamente accessibile. C’è in Schumann lo spingersi oal di là del senso dato da forme perfette, corrette, concluse, per cercare altro con pazza determinazione, come quando non poté realizzare il sogno di diventare un grande pianista a causa di esperimenti assurdi a cui si sottopose per perfezionare la tecnica pianistica, perdendo l’uso dell’anulare della mano destra. Automutilazione….Sarà la moglie Clara grande pianista a dar voce e mani alla musica di Schumann, lei una delle più grandi della sua epoca. Forse la più grande.
Un amore travolgente di baci e musica, lei al pianoforte che lo porta con sé nel cuore anche da morto perpetuandone il genio, in un abbraccio oltre le tenebre. Ne difenderà sempre il genio dai detrattori, primo su tutti il pomposo Wagner.
Robert Schumann proprio quando inizia a vedere lentamente riconosciuto il suo talento, prima a Dresda e poi a Dusseldorf assiste impotente al demone della follia che passo dopo passo prede il controllo della sua mente. Il grande compositore tenta il suicidio buttandosi nel Reno, suicidio sventato da alcuni barcaioli. Il nostro però non torna alla vita. Robert Schumann si riduce infatti ad una larva abitata da personalità multiple e nel 1856 abbandona definitivamente il pianeta terra, a soli due anni dal tentativo di farla finita. Lui che amava firmarsi con nomi diversi in un gioco di personalità multiple, Florestano ed Eusebio, a seconda dello stato d’anmo, ne sarà divorato e distrutto.
Ci resta la dolcezza complessa delle sue musiche, Orlando Furioso annuisce dalla cucina. Io e Mr Pian Piano ci assentiamo per qualche oretta, mentre il nostro orso prepara per noi un giusto e abbondante pranzetto. Sarà vegetariano come quello di un leone, conoscendo il soggetto….Visitiamo la casa di Goethe, tanto per masticare altro Romanticismo caro al letterato nella parte giovanile della sua esistenza, mentre con il passare degli anni ne sarà un critico inesorabile. Nella distruzione della stabilità borghese, la rottura delle convenzioni care al superio freudiano, si concretizza nell’800 una spinta autodistruttiva di eccellenti personalità e anche il buon Schumann ne è drammatico esempio, con la sua attitudine all’alcolismo ed allo spiritsmo, che aveva spinto il padre della futura moglie Clara ad opporsi alla loro unione. Mari tempestosi dunque e passeggiata sul Meno, ritornando per pranzo dal furioso Orlando che ci accoglie con la solita giovialità e la tavola imbandita. Dunque se lor signori lo desiderano si accomodino al nostro desco, il buon Furioso Orlando ha allestito sinfonie e musiche per pianoforte solo del divino Robert Schumann. CLICCATE QUI e sprofondate in una playlist antologica curata da Orlando ed a cui Mr Pian Piano ha contribuito con pochi e selezionati condimenti e qualche spezia, ma la corposa struttura la si deve al nostro uomo a Francoforte aka Orlando fast and furious.
Desiderate qualcosa di diverso dal romantico Robert Schumann? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
CLICCATE QUI e aprite l’archivio delle monografie di grandi musicisti in ordine alfabetico.
Volete esplorare il progetto multimediale online che sto realizzando con Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) tra arte e musica? CLICCATE QUI per scoprirlo.
Stanchi di musica? Desiderate leggere di economia, politica e finanza con uno sguardo alieno? (((RadioPianPiano))) consiglia di frequentare Alieno Gentile e la sua dimora digitale.
PS: se volete sostenere (((RadioPianPiano))) sottoscrivete un abbonamento annuale (30 euro) o mensile di 5 euro. Il gesto sarà apprezzato visto il lavoro settimanale che c'è dietro a queste pagine. Non potete o non volete? Sottoscrivete la newsletter: è gratis. Grazie.
Robert Schumann: classical music.
Thank you, dear, for thinking of me and writing to me on my birthday. Oh, if only I could see you and the children again. The road is too long, you know... It's a dream to think that a year ago we were together in Holland.
Can there exist, for a man, a more bitter vision than that of an unhappy, flat, and horizonless future that he himself has built?
Robert Schumann
We are on a journey to Iceland where we will be next Sunday, and since Mr. Pian Piano is a damn crazy person who refuses to take the plane, we are crossing Europe by train. Today, we stop in Frankfurt, where we meet the old friend and collaborator of this foolish column: Orlando Furioso. We won't cook anything; we are irreverent guests in his sumptuous German den, and he welcomes us as usual, robust and with his jovial bear-like demeanor, along with his enormous dog. Mr. Pian Piano annoyingly clings to one arm, even though the lion wags its tail. Being in Germany today, we honor a very talented composer, admired by Brahms, who was close to him throughout his life: Robert Schumann, the great romantic, will be our companion through the streets of Frankfurt.
Schumann is human, too human, overwhelmed by himself in a vain attempt at self-control, with his beloved wife by his side, not understood by many but revered by important composers, an innovator in the use of the piano, the father of Romanticism in music still stands today like a planet without an atmosphere, beautiful and not immediately accessible. In Schumann, there is the push beyond the sense given by perfect, correct, and concluded forms, to seek something else with mad determination, as when he couldn't fulfill his dream of becoming a great pianist due to absurd experiments he underwent to perfect piano technique, losing the use of the ring finger of his right hand. Self-mutilation... His wife Clara, a great pianist, will give voice and hands to Schumann's music, she one of the greatest of her time. Perhaps the greatest.
An overwhelming love of kisses and music, she at the piano carrying him in her heart even after death, perpetuating his genius in an embrace beyond the darkness. She will always defend his genius from detractors, first of all the pompous Wagner. Robert Schumann, just when he begins to see his talent slowly recognized, first in Dresden and then in Dusseldorf, helplessly witnesses the demon of madness taking control of his mind step by step. The great composer attempts suicide by throwing himself into the Rhine, a suicide thwarted by some boatmen. However, he does not return to life. Robert Schumann is reduced to a shell inhabited by multiple personalities, and in 1856, he definitively leaves planet Earth, just two years after attempting to end it all. He, who loved to sign with different names in a game of multiple personalities, Florestano and Eusebio, depending on his mood, will be devoured and destroyed by them.
We are left with the complex sweetness of his music; Orlando Furioso nods from the kitchen. Mr. Pian Piano and I excuse ourselves for a few hours while our bear prepares a proper and abundant lunch for us. It will be vegetarian like that of a lion, knowing the subject... We visit Goethe's house, just to chew on more Romanticism dear to the writer in the youthful part of his existence, while over the years, he becomes an inexorable critic. In the destruction of bourgeois stability, the rupture of conventions dear to the Freudian super-ego materializes in the 19th century as a self-destructive urge of excellent personalities, and good Schumann is a dramatic example of this, with his tendency toward alcoholism and spiritualism, which had led Clara's father to oppose their union. Stormy seas, therefore, and a walk on the Main, returning for lunch from the furious Orlando who welcomes us with the usual joviality and a well-laid table.
So, if you wish, gentlemen, take a seat at our table; good Furious Orlando has arranged symphonies and piano solo music by the divine Robert Schumann. CLICK HERE and sink into an anthology playlist curated by Orlando and to which Mr. Pian Piano has contributed with a few selected seasonings and spices, but the substantial structure is thanks to our man in Frankfurt aka Orlando fast and furious.
Do you desire something different from the romantic Robert Schumann? Mr. Pian Piano's jukebox with all the musicians on our intriguing menu, as every Sunday, is at your complete disposal: classical, jazz, pop, rock, and ambient are there waiting for you. If you want to discover other monographs curated by Mr. Pian Piano of dozens and dozens (and dozens) of superb musicians, just settle in here: CLICK HERE, and the archive of monographs of great musicians in alphabetical order will magically open for you.
Want to explore the multimedia project online I'm creating with Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) between art and music? CLICK HERE to discover it.
Tired of music? Do you want to read about economics, politics, and finance with an alien gaze? (((RadioPianPiano))) recommends visiting Alieno Gentile and his digital abode.
PS: If you want to support (((RadioPianPiano))), subscribe to an annual membership (30 euros) or a monthly one for 5 euros. The gesture will be appreciated given the weekly work behind these pages. Can't or don't want to? Subscribe to the newsletter: it's free. Thank you.