Mi resi conto che non esiste una reale e oggettiva separazione tra suono e silenzio, ma soltanto tra l'intenzione di ascoltare e quella di non farlo.
Ora non ho più bisogno di un pianoforte: ho la 6th Avenue con tutti i suoi suoni.
John Cage
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Del Maestro Ezio Bosso, mi ha sempre colpito il sorriso, come per John Cage. Era un sorriso che fronteggiava con dolcezza la morte, morte che insorabilmente lo accompagnava da anni. Come si sorride con la morte a fianco? Attraverso questo mistero bellissimo entriamo nel mondo magico di John Cage, dove si compongono pezzi silenziosi e le partiture sono mondi non completamente determinati. Sovente per ascoltatori non cultori del genere la musica contemporanea corrisponde a musica sostanzialmente inascoltabile. Trattasi dell’equivalenza più diffusa su tutto il pianeta e diciamolo, una difficoltà oggettiva c’è. Tuttavia, dopo i fasti pop di Prince, perché non proporre agli amici della nostra rubrica qualcosa di un po’ più difficile? Al pianoforte ci introduce nel nostro viaggio proprio Ezio Bosso qui alle prese con una famosa composizione di Cage: buon viaggio Maestro, tu resterai nel nostro paesaggio emotivo.
Cage è stato un compositore atipico, difficilmente catalogabile in qualsiasi genere o genealogia musicale. Quasi impossibile etichettarlo. Il compositore Americano rispetto alla tendenza dominante del secondo dopoguerra, prende una strada completamente diversa, quando lo strutturalismo aveva quasi ridotto l’espressione musicale ad un calcolo. Cage ha avuto il coraggio di promuovere un’estetica che andava decisamente contro corrente: un’estrema libertà compositiva ed esecutiva, musiche semplici, facili, quasi tutte interpretabili da principianti. Da un’altra prospettiva, introduce disordinati spartiti derivanti da procedimenti indeterminati, con un ampio utilizzo del caso, come elemento generatore, indubbiamente una rivoluzione.
Il suo lavoro ha indubbiamente influenzato il metodo compositivo dei minimalisti ed è stato apprezzato da pionieri dell’ambient music come Brian Eno.
E l’ironia di Cage? Il suo farsi una risata alla faccia di qualsiasi seriosità? Ricordiamo, per darvi il polso del personaggio, la sua mitica partecipazione a “Lascia o raddoppia” dove Cage partecipò come esperto di funghi (vincendo) e dopo aver riempito lo studio di utensili da cucina eseguì la sua “Water Music”, sotto lo sguardo meravigliato di Mike Bongiorno. La sua vita è stata un eterno e serissimo gioco, un percorso senza compromessi, che per molto tempo lo ha persino portato a vivere in condizioni economiche difficili.
L’eredità di Cage non consiste in una scuola o in un genere, ma sopravvive e continua ad essere fonte di ispirazione per le odierne avanguardie. Le singole idee sviluppate nei suoi ottant’anni di vita hanno posto le basi per numerosi movimenti autonomi: dal minimalismo statunitense, come scrivevamo sopra, alla free improvisation degli anni 60-70, per arrivare agli odierni field recording. La poliedricità del suo approccio ha seminato in terreni diverse, lasciando tracce importanti ed anticipando strade ora consolidate, come la riscoperta di Satie e la semplicità come componente poetica del comporre contemporaneo.
Una magica libertà si dispiega da queste musiche ricche di soluzioni timbriche, aliene in una certa prospettiva, lunari, magiche e sospese, non risolte, come accade a tutta l’arte contemporanea, aperte su un macrocosmo infinito….. Mi sembra infatti di veder Mr Pian Piano di ritorno da Alfa Centauri, ha una valigia in mano. Cosa ci avrà portato?
Apro la valigia e cosa c’è dentro? Vedo polvere di suoni, sapori di percussioni e campanelli, un piccolo pianoforte giocattolo ed una tigre di plastica gonfiabile. Mr Pian Piano vi ha cucinato su Alfa Centauri un John Cage arrosto per la gioia di grandi e piccini: godetevi la sua playlist dedicata al compositore americano e mi raccomando, prendetela con ironia: it’s a serious game! Forse è questo il segreto di questi sorrisi?
Desiderate qualcosa di diverso dai silenzi di John Cage? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
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John Cage: contemporary music
I realized that there is no real, objective separation between sound and silence, only between the intention to listen and the intention not to listen.
Now I no longer need a piano: I have 6th Avenue with all its sounds.
John Cage
Remembering Maestro Ezio Bosso, I can say I was always struck by the smile, as with John Cage. It was a smile that gently faced death, death that insorably accompanied him for years. How does one smile with death at one's side? Through this beautiful mystery we enter the magical world of John Cage, where silent pieces are composed and scores are worlds not fully determined. Often for listeners who are not connoisseurs of the genre, contemporary music corresponds to music that is essentially unlistenable. This is the most widespread equivalence across the planet, and let's face it, an objective difficulty there is. However, after the pop splendors of Prince, why not propose to the friends of our column something a little more difficult? At the piano, Ezio Bosso himself introduces us to our journey, here grappling with a famous composition by Cage: bon voyage Maestro, you will remain in our emotional landscape.
Cage was an atypical composer, difficult to categorize in any musical genre or genealogy. Almost impossible to label him. The American composer, compared to the dominant trend after World War II, took a completely different path, when structuralism had almost reduced musical expression to a calculus. Cage had the courage to promote an aesthetic that went decidedly against the mainstream: extreme compositional and performing freedom, simple, easy music that could almost all be interpreted by beginners. From another perspective, he introduced messy scores derived from indeterminate procedures, with extensive use of chance as the generating element, undoubtedly a revolution.His work undoubtedly influenced the compositional method of the minimalists and was appreciated by pioneers of ambient music such as Brian Eno.
What about Cage's irony? His getting a laugh in the face of any seriousness? Recall, to give you the pulse of the character, his legendary appearance on "Lascia o raddoppia" where Cage participated as a mushroom expert (winning) and after filling the studio with cooking utensils performed his "Water Music," under the amazed gaze of Mike Bongiorno. His life was an eternal and very serious game, an uncompromising path, which for a long time even led him to live in difficult economic conditions.
Cage's legacy does not consist of a school or genre, but it survives and continues to be a source of inspiration for today's avant-garde movements. The individual ideas developed in his eighty years of life have laid the groundwork for numerous autonomous movements: from American minimalism, as we wrote above, to the free improvisation of the 1960s-70s, to today's field recordings. The multifaceted nature of his approach sowed seeds in diverse terrain, leaving important traces and anticipating now established paths, such as the rediscovery of Satie and simplicity as a poetic component of contemporary composing.
A magical freedom unfolds from these musics rich in timbral solutions, alien in a certain perspective, lunar, magical and suspended, unresolved, as happens to all contemporary art, open on an infinite macrocosm..... Indeed, I seem to see Mr. Pian Piano returning from Alpha Centauri, he has a suitcase in his hand. What will he have brought there?
I open the suitcase and what's inside? I see dust of sounds, flavors of percussion and bells, a small toy piano and an inflatable plastic tiger. Mr. Pian Piano has cooked you a roasted John Cage on Alpha Centauri for the delight of young and old alike: CLICK HERE and enjoy his playlist dedicated to the American composer and be sure to take it ironically: it's a serious game! Maybe that's the secret to these smiles?
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