Ah! mio caro amico, fare della pittura ciò che la musica di Berlioz e Wagner è stata prima di noi... un'arte consolatoria per cuori afflitti! Ci sono ancora solo pochi che lo sentono come te e me!!!
E in un dipinto mi piacerebbe dire qualcosa di consolante, come un pezzo di musica.
La pittura come è ora promette di diventare più sottile - più musica e meno scultura - infatti, promette colore.
Vincent Van Gogh
Vincent van Gogh (1853 - 1890) - Autoritratto - 1889
Qual è il legame tra la pittura così dinamica, materica ed espressiva di Van Gogh e la musica? Cosa possiamo dire del grande artista olandese e del suo rapporto con il suono? Ci aiuta lo stesso Van Gogh e la sua fitta corrispondenza con l’amato fratello Theo, che tanto ci racconta di un’unione fraterna che è andata ben al di là del vincolo di sangue, in una vicinanza spirituale e in un amore fraterno dell’uno per l’altro. Sappiamo che Vincent durante il suo soggiorno a Parigi, insieme a Theo ebbe occasione di assistere a diversi concerti con le musiche di Richard Wagner e Van Gogh lesse anche un libro sul compositore tedesco. Fu un soggiorno cruciale per la sua pittura quello di Parigi. Qui scoprì il lavoro degli impressionisti e aprì la sua arte ad un’eplosione di colori, andando oltre la visione di un attimo degli impressionisti, per immergersi in quella pittura dell’interiorità che lo ha reso celebre.
Vincent van Gogh (1853 - 1890) - La Senna con il ponte di Clichy - Parigi, Estate, 1887
Vincent van Gogh (1853 - 1890)- Vista di Parigi -Parigi, Estate 1886
Wagner definiva le sue composizioni come drammi musicali, pensati per immergere il pubblico in un'esperienza totale e multisensoriale. Era un innovatore che attribuiva grande importanza alle emozioni, esattamente i sentimenti di Van Gogh riguardo alla pittura: c’è una comunanza di intenti tra i due. Vincent van Gogh pensava che la musica fosse una delle forme d'arte che più confortavano le persone. Il grande artista olandese vedeva ad esempio nei suoi Girasoli (1888) una “sinfonia in blu e giallo”, e cercava anche di dipingere “musicalmente” in altre opere, creando un parallelismo forte tra pennelli e spartiti. Inizia forse qui quel percorso parallelo tra arte e musica che porterà agli approdi di Kandinskij con un linguaggio pittorico che vuole essere anche spartito grafico e corrispondenza con determinati strumenti?
Vincent van Gogh (1853 - 1890)- Girasoli - 1888
A ribadire il legame di Van Gogh con la musica sappiamo che prese anche lezioni di pianoforte. Questo avvenne tra il 1883 e il 1885 durante la sua carriera di pittore. Il suo insegnante Hein van der Zanden pensava di avere a che fare con un pazzo e ne ebbe così paura che interruppe le lezioni. Perché? Van Gogh paragonava continuamente e ossessivamente la pittura con la musica. Continuava a paragonare le note del pianoforte con il blu di Prussia e il verde scuro o l'ocra scura con il cadmio brillante. Troppo anticipatore per la sua epoca. L'intensità di una mente creativa come quella di Vincent non è facilmente controllabile e le associazioni di Van Gogh tra colore e musica erano ancora molto vive ad Arles qualche anno dopo. Al fratello Theo nel settembre 1888 scriveva: “Ma sono di nuovo come ero a Nuenen, quando feci un vano tentativo di imparare la musica - anche allora - sentivo così fortemente le connessioni che ci sono tra il nostro colore e la musica di Wagner.”
Vincent van Gogh (1853 - 1890)- Notte stellata - 1889
Non sono i cieli di Van Gogh, diurni e notturni, un’esplicita sinfonia in forma di colore? Le figure dinamiche che “incendiano” le sue tele non alludono esplicitamente a masse sonore? Le affermazioni di Van Gogh confermano questa tensione molto potente a voler tradurre l’invisibile, proprio della musica, nel visibile della pittura. Mi sono mantenuto fedele alle allusioni di Van Gogh a Berlioz e Wagner come autori amati dal grande artista per creare una playlist adatta ad immergersi tra i suoi colori: CLICCATE QUI per ascoltarla, magari ammirando parallelamente i dipinti di Vincent o utilizzate il player qui sotto che presto troverete in tutti i post di (((RadioPianPiano))).
Vincent van Gogh (1853 - 1890)- Campo di Grano con Cipressi - 1889
Lavandare
Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi, che pare
dimenticato tra il vapor leggiero.
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene.
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
Quando partisti, come son rimasta!
Come l'aratro in mezzo alla maggese.
Giovanni Pascoli