La debolezza è potenza, e la forza è niente. Quando l’uomo nasce è debole e duttile, quando muore è forte e rigido, così come l’albero: mentre cresce è tenero e flessibile, e quando è duro e secco, muore. Rigidità e forza sono compagne della morte, debolezza e flessibilità esprimono la freschezza dell’esistenza
Tao Te Ching
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Pyotr Ilyich Tchaikovsky è una delle pietre angolari di quella grande cultura russa che è pilastro di una tradizione più ampia che dalla letteratura, passando appunto per la musica, le arti figurative e la scienza è una delle basi irrinunciabili nella storia dell’umanità moderna e patrimonio comune di tutti noi. Parlare di un grande compositore russo è essenziale oggi, mentre un criminale dittattore, Vladimir Putin, sta distruggendo un intero paese, l’Ucraina. Insieme al fido compagno di avventure nel mondo della musica classica, ovvero l’Orlando Furioso, siamo infatti convinti che un modo per colpire idealmente il malato nazionalismo russo di questo violento ex agentucolo del KGB, installato al potere da un circolo mafioso di oligarchi, consista nel promuovere la bellezza della cultura russa.
Al contrario da chi è stato tentato di cancellare insieme a Vladimir Putin ed alla sua infame guerra anche la cultura russa, crediamo fermamente che quest’ultima sia la cura per riedificare la pace e fermare l’infausto dittatore. La bellezza della musica, dell’arte, della letteratura e della scienza è altro rispetto a ville pacchiane, yacht faraonici e conti correnti pieni di quattrini seminati un po’ in tutto il pianeta da Putin&c. Tchaikovsky, Dostojevski, Tolstoj, Kandinsky, Chagall, e tantissimi altri sono radicalmente altro rispetto alla volgarità di un potere incapace di comprendere la grande arte russa e che si identifica beceramente in un lusso sfrenato e sfrontato.
Il nostro piccolo contributo alla resistenza del popolo ucraino e alla liberazione dell’oppresso popolo russo oggi passa per la musica di Tchaikovsky, anche per riscoprire un’empatia verso chi soffre, empatia di cui sembriamo mutilati per dar troppo spazio a pensieri strategici, ideologie, sovrastrutture varie. Quella degli Ucraini è una resistenza non solo per la terra come ci si almanacca a dire per sminuirne la portata ideale, ma è anzitutto per la libertà e la conservazione di una democrazia imperfetta, ma niente affatto paragonabile alle dittature vicine. Eppure gli intellettuali un tanto al chilo, così diffusi in Italia, dimenticano puntualmente l’autocrate Bielorusso Aljaksandr Lukašėnka, un mostro uscito dal film “Le Vite degli Altri”, specializzato nel truccare elezioni, quasi fosse paragonabile e omologo di Zelensky. L’Ucraina invece aspira ad essere altro ed è un’aspirazione che non va tradita. L’arte oggetto delle censure di Putin e della sua gang è intrinsecamente nemica di qualsiasi dittatore, perché esprime anzitutto la libertà dell’animo umano, l’ironia per l’attaccamento a potere e quattrini, la spinta ad andare oltre le convenzioni per alimentare lo spirito ed il pensiero libero.
L’avvocato Pyotr Ilyich Tchaikovsky abbandona giovane la carriera forense ed entra in conservatorio a San Pietroburgo. La sua musica, compresa nel filone del Romanticismo, prende le distanze dal gruppo dei 5 (Musorgskij, Rimskij-Korsakov, Borodin, Balakirev e Cezar’ Kjui) legati ad un recupero serrato della tradizione russa e preferisce composizioni dallo stile più internazionale, che tuttavia non escludono temi della tradizione russa. Tra le sue composizioni più importanti le opere Eugenio Oneghin (1879) e La Dama di picche (1890); i balletti Il lago dei cigni (1876), La bella addormentata nel bosco (1890), Schiaccianoci (1892); la musica per La fanciulla di neve (1873); la IV, la V e la VI (Patetica) tra le sei sinfonie; i concerti per violino op. 35 (1877) e per pianoforte (specie il III, op. 75; 1893). La sua vita fu costellata da una problematica convivenza con l’omosessualità che lo portò ad una visione fatalistica dell’esistenza, alla depressione ed anche ad un tentativo di suicidio.
Ora il disprezzo di Vladimir Putin per gli omosessuali frutto del solito folle delirio machista, dice di come la cultura della sopraffazione abbia ben poco a che fare, anzi nulla, con Tchaikovsky, che viene sbandierato or ora dalla propaganda dell’Ambasciata Russa in Italia, come bandiera e testimonial di una Russia, quella di Putin, in cui il grande compositore non avrebbe mai potuto riconoscersi. L’attrito tra il pacifismo di Tolstoj, l’esistenzialismo di Dostoevskij e la grande musica di Tchaikovsky, solo per citare alcuni nomi, e il disastroso militarismo delirante dell’attuale leadership russa è cosa evidente da scavare un solco per noi fertile tra una cultura da tempo patrimonio dell’umanità ed un dittatore che è al contrario una minaccia per l’umanità stessa. L’arte è spinta alla ricerca libera da condizionamente e resta estranea a propaganda e censure, anzi è antidoto, medicina all’abitudine ad essere schiacciati da meccanismi kafkiani, fin negli spazi più intimi della propria vita.
La citazione del Tao Te Ching ci illumina su chi ha fatto della forza e purtroppo della sopraffazione un culto, non a caso distruttivo e mortifero e su chi come Tchaikovsky, con la sua fragilità, si rivela al contrario una fonte inesauribile di emozioni ed eterne spinte costruttive. Accomodatevi allora cari avventori alla nostra mensa sonora dove l’Orlando Furioso vi servirà con dedizione una playlista antologica del grande compositore russo. CLICCATE QUI per scoprire le meraviglie del romanticimo eterno e malinconico di Pyotr Ilyich Tchaikovsky e regalatevi emozioni di grande profondità.
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Pyotr Ilyich Tchaikovsky : classical music
The weakness is power, and strength is nothing. When a man is born, he is weak and pliable, and when he dies, he is strong and rigid, just like the tree: while it grows, it is tender and flexible, and when it is hard and dry, it dies. Rigidity and strength are companions of death, weakness and flexibility express the freshness of existence.
Tao Te Ching
Pyotr Ilyich Tchaikovsky is one of the cornerstones of that great Russian culture, which is a pillar of a broader tradition that includes literature, music, visual arts, and science. This tradition is an indispensable foundation in the history of modern humanity and a common heritage for all of us. Speaking of a great Russian composer is essential today, while a criminal dictator, Vladimir Putin, is destroying an entire country, Ukraine. Together with the faithful companion in the world of classical music, Orlando Furioso, we are convinced that one way to ideally strike at the sick Russian nationalism of this violent former KGB agent, installed in power by a circle of oligarchic mafiosi, is to promote the beauty of Russian culture.
Unlike those who have been tempted to erase Russian culture along with Vladimir Putin and his infamous war, we firmly believe that the latter is the cure to rebuild peace and stop the disastrous dictator. The beauty of music, art, literature, and science is different from flashy villas, pharaonic yachts, and bank accounts filled with money scattered all over the planet by Putin and his gang. Tchaikovsky, Dostoevsky, Tolstoy, Kandinsky, Chagall, and many others are radically different from the vulgarity of a power incapable of understanding great Russian art and that vulgarly identifies itself with unrestrained and shameless luxury.
Our small contribution to the resistance of the Ukrainian people and the liberation of the oppressed Russian people today passes through the music of Tchaikovsky, also to rediscover empathy for those who suffer, an empathy that seems to be mutilated in us by giving too much space to strategic thoughts, ideologies, and various superstructures. The resistance of the Ukrainians is not only for the land, as is often said to downplay its ideal significance, but it is above all for freedom and the preservation of an imperfect but by no means comparable to neighboring dictatorships. Yet, the intellectuals a dime a dozen, so widespread in Italy, promptly forget about the Belarusian autocrat Alexander Lukashenko, a monster from the movie 'The Lives of Others,' specialized in rigging elections, almost as if he were comparable and equivalent to Zelensky. Ukraine, on the other hand, aspires to be different, and it is an aspiration that must not be betrayed. The art subject to Putin's censorship and his gang is inherently the enemy of any dictator because it expresses, above all, the freedom of the human soul, irony towards attachment to power and money, and the drive to go beyond conventions to nourish free spirit and thought..
The lawyer Pyotr Ilyich Tchaikovsky abandoned a legal career at a young age and entered the conservatory in St. Petersburg. His music, belonging to the Romanticism movement, distances itself from the group of five (Musorgsky, Rimsky-Korsakov, Borodin, Balakirev, and Cezar Kjui) tied to a strict recovery of the Russian tradition and prefers compositions with a more international style, which, however, do not exclude themes from the Russian tradition. Among his most important compositions are the operas Eugene Onegin (1879) and The Queen of Spades (1890); the ballets Swan Lake (1876), The Sleeping Beauty (1890), Nutcracker (1892); the music for The Snow Maiden (1873); the IV, V, and VI (Pathétique) among the six symphonies; the violin concertos op. 35 (1877) and for piano (especially the III, op. 75; 1893). His life was marked by a problematic coexistence with homosexuality, leading to a fatalistic view of existence, depression, and even a suicide attempt.
Now, Vladimir Putin's contempt for homosexuals, the result of the usual crazy macho delirium, says a lot about how the culture of oppression has little, indeed nothing, to do with Tchaikovsky. The great composer is now being flaunted by the propaganda of the Russian Embassy in Italy as the flag and testimonial of a Russia, that of Putin, in which the great composer would never have been able to recognize himself. The friction between the pacifism of Tolstoy, the existentialism of Dostoevsky, and the great music of Tchaikovsky, just to name a few, and the disastrous delirious militarism of the current Russian leadership is evident and digs a fertile furrow for us between a culture that has long been a heritage of humanity and a dictator who is, on the contrary, a threat to humanity itself. Art is driven by free research, free from conditioning, and remains alien to propaganda and censorship. On the contrary, it is an antidote, medicine for the habit of being crushed by Kafkaesque mechanisms, even in the most intimate spaces of one's life.
The quote from Tao Te Ching enlightens us on who has made strength, and unfortunately oppression, a cult, and how it is a destructive and deadly cult. On the contrary, Tchaikovsky, with his fragility, reveals himself as an inexhaustible source of emotions and eternal constructive impulses. So, dear patrons, sit down at our sound table where Orlando Furioso will serve you with dedication an anthological playlist of the great Russian composer. CLICK HERE to discover the wonders of Pyotr Ilyich Tchaikovsky's eternal and melancholic romanticism and treat yourselves to emotions of great depth
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