È davvero sorprendente guardando indietro a quel periodo di tempo dal '87 all'inizio dei '90 fino al '92 quanto la tecnologia stesse cambiando in termini di audio digitale e come abbia influenzato la musica e i generi che sono seguiti nei successivi cinque anni.
Plaid
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Dove veleggiamo oggi? Quali mari andiamo a solcare? Sheffield fine anni 80, primi anni 90, l’esplosione della tecno un’elettronica potente, che però in poco tempo muta anche in una musica da ascolto innovativa e creativa: Ed Handley e Andy Turner ovvero i Plaid sono sicuramente tra le figure di punta di questo movimento, l’Intelligence Dance Music, che al di là delle etichette porta forse l’ultima ventata innovativa nella musica contemporanea e continua anche oggi nel XXI secolo a dare frutti succulenti. Il vostro capitano ricorda bene l’uscita del primo album dei due teppisti inglesi come qualcosa di fulminante, dove ai suoni elettronici, ordinati in micromelodie accattivanti, si univano strumenti analogici e soprattutto influenze etniche come nella magnifica Rakimou. Un mix di ingredienti per una musica che fin dai suoi esordi non si lascia categorizzare. Guardateli qui i nostri due marinai dal vivo con i South Gamelan Players: magnifique!
Annunnciando questo post su un social un amico di vecchia data, Stefano, meglio noto come “Cammello” mi ha scritto “I Plaid sono meravigliosi” ed ho inteso subito che quello era l’aggettivo per partire con la scrittura sui Plaid. Meravigliosi non tanto e non solo per la qualità della loro musica, ma per la capacità di costruire miscele sonore variegate ed inattese che escono dalla consuetudine a cui ci costringono le categorizzazioni, per carità, sempre utili per orientarsi, ma a volte facili gabbie in cui gli artisti restano intrappolati. Una caratteristica costante nell’approccio compositivo dei Plaid sta appunto nell’attingere all’enorme biblioteca di suoni planetari con enorme libertà, certo declinandoli secondo gli stilemi della musica elettronica, ma senza restarne mai intrappolati e preferendo magari album malriusciti al conforto di strade sicure. Ditemi se questo meraviglioso pezzo non è anche jazz deviante in purezza?
Un’esplorazione continua, un gioco che si spinge sempre al limite. Ai Plaid piace rischiare e dagli anni 90 ad oggi molti gli album e alcune clamorose collaborazioni ad esempio con il cinema e l’animazione. Su tutti il capolavoro visionario anime “Tekkoninreet” (cercatelo trovatelo rubatelo compratelo) a cui Ed Handley e Andy Turner aggiungono appunto quel tocco di meraviglia sonora di cui sono capaci, componendo una soundtrack perfetta, un viaggio indimenticabile dove l’arte tra scrittura, animazione e musica si fa totale, come nei sogni di Richard Wagner.
Tutto nella loro discografia diventa una mappa complessa, poliedrica, multidimensionale in cui è facile perdersi e inciampare restando disorientati. Cosa voglio dire? Bhé è una musica che non è fatta per essere ingoiata, sparata nelle orecchie pensando ad altro, non è un sottofondo sonoro, ma è un’esperienza. Le esperienze per essere comprese chiedono dedizione così le composizioni dei Plaid vanno ascoltate e riascoltate per ritrovare passaggi che erano sfuggiti, mitragliate ritmiche in secondo piano, visioni appena accennate, pennellate di acquerello leggere e delicate, emozioni monumentali e precipizi timbrici di cui non si vede il fondo.
Navigazione tempestosa oggi, tra mari cristallini e onde torbide e buie pronte a divorarci. Scavate a vostro rischio, pericolo e delizia tra la discografia dei Plaid che non è fatta per scorrere nelle orecchie, ma per meravigliare e ipnotizzare. Allora accomodatevi nella cambusa della nostra nave, la transoceanica (((RadioPianPiano))) e non perdetevi un viaggio sonoro mai scontato e come ha scritto il “Cammello” meraviglioso. CLICCATE QUI e scoprite la playlist cucinata appositamente per voi e scoprite il mondo di Ed Handley e Andy Turner aka Plaid. Una postilla, sulla tecnologia, che nella musica elettronica ha così tanto rilievo e da cui siamo partiti nella citazione. Il punto sui Plaid, se ascoltati attentamente è che anche musiche con ormai quasi trent’anni “suonano” attuali: la tecnologia è un acceleratore non un succedaneo del loro lavoro musicale.
Desiderate qualcosa di diverso dalle intricate melodie dei Plaid? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
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Plaid: electronic
It’s quite amazing looking back to that period of time from ’87 to sort of early ’90 to ’92 how much technology was changing in terms of digital audio and how it influenced music and the genres that followed in the next five years.
Plaid
Where are we sailing to today? Which seas are we going to navigate? Sheffield in the late 80s, early 90s, the explosion of techno, a powerful electronics, which, however, quickly also mutates into innovative and creative listening music: Ed Handley and Andy Turner, also known as Plaid, are certainly among the leading figures of this movement, Intelligence Dance Music, which beyond labels perhaps brings the last innovative gust in contemporary music and continues to bear succulent fruits even today in the 21st century. Your captain remembers well the release of the first album by the two English ruffians as something striking, where electronic sounds, arranged in captivating micromelodies, were joined by analog instruments and above all ethnic influences as in the magnificent Rakimou. A mix of ingredients for a music that from its beginnings does not let itself be categorized. Look at our two sailors here live with the South Gamelan Players: magnificent!
Announcing this post on a social platform, an old friend, Stefano, better known as "Cammello," wrote to me "Plaid are wonderful" and I immediately understood that that was the adjective to start writing about Plaid. Wonderful not so much and not only for the quality of their music, but for the ability to build varied and unexpected sound blends that break free from the habit to which categorizations force us, useful for orientation, but sometimes easy cages in which artists remain trapped. A constant characteristic in Plaid's compositional approach lies precisely in drawing from the enormous library of planetary sounds with enormous freedom, certainly declining them according to the stylistic elements of electronic music, but never getting trapped and preferring perhaps unsuccessful albums to the comfort of safe roads. Tell me if this wonderful piece is not also pure deviant jazz?
A continuous exploration, a game that always pushes to the limit. Plaid likes to take risks and from the 90s to today there are many albums and some sensational collaborations, for example with cinema and animation. Above all, the visionary anime masterpiece "Tekkoninreet" (look for it, find it, steal it, buy it) to which Ed Handley and Andy Turner add that touch of sonic wonder of which they are capable, composing a perfect soundtrack, an unforgettable journey where art between writing, animation, and music becomes total, as in the dreams of Richard Wagner.
Everything in their discography becomes a complex, multifaceted, multidimensional map where it's easy to get lost and stumble, remaining disoriented. What do I mean? Well, it's music that's not made to be swallowed, blasted into the ears while thinking of something else, it's not a background noise, but an experience. Experiences, to be understood, require dedication, so Plaid's compositions must be listened to and re-listened to to rediscover passages that had escaped, rhythmic strafings in the background, barely hinted visions, light and delicate watercolor strokes, monumental emotions, and timbral precipices of which the bottom cannot be seen.
Stormy navigation today, between crystalline seas and turbid and dark waves ready to devour us. Dig at your own risk, danger, and delight among the discography of Plaid, which is not made to flow into the ears, but to marvel and mesmerize. So settle into the pantry of our ship, the transoceanic (((RadioPianPiano))) and don't miss a never predictable sonic journey, as the "Cammello" wrote, wonderful. CLICK HERE and discover the playlist specially cooked for you and discover the world of Ed Handley and Andy Turner aka Plaid. A postscript, on technology, which in electronic music has so much relevance and from which we started in the citation. The point about Plaid, if listened to carefully, is that even music almost thirty years old "sounds" current: technology is an accelerator, not a substitute for their musical work.
Want something different from Plaid's intricate melodies? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
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