Il Drum&Bass è una forma musicale eclettica e penso che una delle tecniche distintive di questo genere sia proprio quella di attingere a influenze diverse, inserendole in una struttura rigida che si basa su ritmo ed energia, cucendo insieme elementi diversi in un'unica traccia, diverse influenze in un unico suono. Credo che una delle lezioni più importanti che ho appreso dal Drum&Bass sia proprio come incorporare forme musicali differenti e poi integrarle senza soluzione di continuità in una nuova forma musicale.
Ero molto ispirato dalla musica e dai film, e gran parte dell'ispirazione per la mia musica proveniva proprio da lì. Quindi, in questo senso, era molto naturale. Sentivo sempre suoni e colonne sonore nei film e pensavo: "Oh, voglio incorporare questo in una traccia", quasi più che da altri dischi. Quindi, per me, quello era un punto di riferimento naturale, dal punto di vista sonoro.
Photek
If you read the post on your phone and the button “Read in English” doesn’t work, scroll down the page: the English version is after the Italian one.
Oggi esploriamo le musiche di un DJ che originariamente suonava il sax tenore ed ascoltava jazz e ha deciso in seguito di occuparsi di musica elettronica. Lo troviamo negli anni 90 tra le figure di riferimento del drum&bass, genere seminale nella club culture e attivo come DJ nei migliori club del pianeta. Ladies and Gentlemen Photek alias di Rupert Parkes è con noi oggi. Il nostro producer ha già raccolto tre nomination ai Grammy come miglior remixer con rielaborazioni di Daft Punk, Moby e Bob Marley e da alcuni anni ha posto le sue raffinate arti al servizio di soundtrack che vanno dal cinema ai videogiochi, fino alle serie TV. Un tipetto eclettico, ora con radici ben piantate a Los Angeles, appunto per lavorare nell’industria del cinema californiana. Un tipo difficile da decifrare? Bene, anzi benissimo.
La sua musica ha un inequivocabile jazz flavour, che risente indubbiamente di una sensibilità per il ritmo cresciuta tra ascolti a marchio blue note e dintorni, con particolare riferimento al cool jazz. Il drum&bass è stato ovviamente l’approdo naturale, per chi come Photek ha questo corredo genetico. Cos’è infatti il drum&bass se non una forma di jazz intrappolato tra computer e sequencer? Ritmi sincopati e scarni con al centro basso e batteria, atmosfere metropolitane, notturne, cinematografiche. Brani come “Modus Operandi” definiscono l’estetica di Photek che potremmo definire post-jazz, dove i musicisti sono ormai sostituiti da macchine e producers. Lo so, molti inorridiranno, ma è questa la nostra storia di oggi: un jazz che esce da un computer.
Siamo in un cyberspazio di ritmiche miscelate da un’intelligenza organica, ma già alterate e ripensate da un’intelligenza artificiale. Siamo nel regno di un jazz che da freddo è diventato glaciale, per dar musica a stazioni orbitanti e viaggi intergalattici. Siamo dove l’immaginario si confonde e si ritrova in una notte metropolitana con automobili a guida autonoma, spaesato e confuso. Un mondo visivo noir e al contempo proiettato in suoni sintetici e futuribili ha portato Photek ad allontanarsi dalla dimensione del dancefloor per occuparsi sempre più di colonne sonore ed interazioni tra cinema e musica, così troviamo al suo attivo già un certo numero di soundtracks. Rupert Parkes non ama starsene con le mani in mano…
Ordunque mie belle principesse e prodi cavalieri accomodatevi al mio desco sonoro e che raffinati timpani siano con voi per assaporare Mr Photek e le sue miscele ideali per un dancefloor situato fuori dal nostro sistema solare o per una intricata serie noir. CLICCATE QUI per immergervi nella playlista di Photek che ho assemblato raccogliendo tessere di un puzzle cubista dove le immagini non tornano, ma l’immagine sia pur bizzarra e storta non è male.
Desiderate qualcosa di diverso dalle ritmiche taglienti di Photek? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
CLICCATE QUI e aprite l’archivio delle monografie di grandi musicisti in ordine alfabetico.
Volete esplorare il progetto multimediale online che sto realizzando con Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) tra arte e musica? CLICCATE QUI per scoprirlo.
Stanchi di musica? Desiderate leggere di economia, politica e finanza con uno sguardo alieno? (((RadioPianPiano))) consiglia di frequentare Alieno Gentile e la sua dimora digitale.
PS: se volete sostenere (((RadioPianPiano))) sottoscrivete un abbonamento annuale (30 euro) o mensile di 5 euro. Il gesto sarà apprezzato visto il lavoro settimanale che c'è dietro a queste pagine. Non potete o non volete? Sottoscrivete la newsletter: è gratis. Grazie.
Photek: electronic
Drum&Bass is an eclectic form of music and I think actually that one of the defining techniques of drum & bass is pulling in different influences into this kind of rigid form that depends on tempo and energy and kind of patch working different things into into one track, different influences into one sound. So I think that something that I definitely learned from from drum & bass was how to incorporate different forms of music, then seamlessly integrate them into a new form of music.
I was so inspired by film music and film for a lot of the inspiration for the music I was making. So in that way, it was very natural. I would always hear sounds and musical scores from films and think, oh, I want to incorporate that into a track, almost more than than other records, so that that was a kind of a natural place for me sonically.
Photek
Today we explore the music of a DJ who originally played tenor saxophone and listened to jazz, but later decided to focus on electronic music. In the 90s, he emerged as one of the key figures in drum & bass, a seminal genre in club culture, and has performed as a DJ in the best clubs across the globe. Ladies and gentlemen, Photek, aka Rupert Parkes, is with us today. Our producer has already garnered three Grammy nominations for Best Remixer with reworks of Daft Punk, Moby, and Bob Marley, and for several years, he has applied his refined skills to soundtracks ranging from cinema to video games and TV series. An eclectic character, now with roots firmly planted in Los Angeles, where he works in the Californian film industry. A difficult person to decipher? Well, more than fine.
His music has an unmistakable jazz flavor, undoubtedly influenced by a rhythmic sensitivity shaped by listening to Blue Note records and similar, with a particular focus on cool jazz. Drum & bass was naturally the perfect fit for someone like Photek with this genetic makeup. After all, what is drum & bass if not a form of jazz trapped between computers and sequencers? Syncopated, minimal rhythms with bass and drums at the center, alongside metropolitan, nocturnal, cinematic atmospheres. Tracks like "Modus Operandi" define Photek’s aesthetic, which we might call post-jazz, where musicians have now been replaced by machines and producers. I know, many will cringe, but this is the story we are telling today: jazz coming out of a computer.
We are in a cyberspace of rhythms mixed by an organic intelligence, but already altered and rethought by artificial intelligence. We are in the realm of jazz that, from being cold, has become glacial, giving music to orbiting stations and intergalactic journeys. We are in a world where the imaginary blurs and finds itself in a metropolitan night, with self-driving cars, lost and confused. A noir visual world, yet projected into synthetic and futuristic sounds, has led Photek to move away from the dancefloor to focus increasingly on soundtracks and the interactions between film and music. As a result, he already has a significant number of soundtracks to his name. Rupert Parkes is not one to sit idle…
So, my fair princesses and brave knights, make yourselves comfortable at my sonic table, and may your refined ears be ready to savor Mr. Photek and his ideal mixes for a dancefloor located outside our solar system or for a complex noir series. CLICK HERE to dive into the Photek playlist I’ve assembled, gathering pieces of a cubist puzzle where the images don’t quite fit, but the resulting picture, though strange and crooked, isn’t bad at all.
Looking for something different from Photek’s sharp rhythms? Mr. Pian Piano's jukebox with all the musicians on our intriguing menu, as every Sunday, is at your complete disposal: classical, jazz, pop, rock, and ambient are there waiting for you. If you want to discover other monographs curated by Mr. Pian Piano of dozens and dozens (and dozens) of superb musicians, just settle in here: CLICK HERE, and the archive of monographs of great musicians in alphabetical order will magically open for you.
Want to explore the multimedia project online I'm creating with Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) between art and music? CLICK HERE to discover it.
Tired of music? Do you want to read about economics, politics, and finance with an alien gaze? (((RadioPianPiano))) recommends visiting Alieno Gentile and his digital abode.
PS: If you want to support (((RadioPianPiano))), subscribe to an annual membership (30 euros) or a monthly one for 5 euros. The gesture will be appreciated given the weekly work behind these pages. Can't or don't want to? Subscribe to the newsletter: it's free. Thank you.