Chi se ne frega di morire? Alla morte, padron mio, presto o tardi s’arriva per forza. Ed essere impiccato per una buona causa è un bel morire, si dice, sebbene non mi risulti che qualcuno sia mai tornato in terra a confermarcelo.
Robert Louis Stevenson
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C’era una volta Maurizio Arcieri ed i New Dada, un gruppo beat della seconda metà degli anni 60: divertenti, ma niente di che. Nel 1967 avvia una carriera solista con il nome d’arte di Maurizio, arrivando al successo con “5 minuti e poi”, presentato alla manifestazione “Un disco per l’estate” del 1968. In questo periodo il nostro capellone dall’aria romantica è all’apice della popolarità e intraprende la carriera di attore di fotoromanzi e appare, accanto a Orchidea De Santis, nel musicarello (ehm) “Quelli belli… siamo noi”. Sì insomma tutto molto divertente, un Gianni Morandi deviante, fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, grand hotel ed una spruzzata di beat frullati insieme. Niente di travolgente.
Poi a metà degli anni 70 incontra Cristina Moser ed è un colpo di fulmine. Nasce anche un sodalizio artistico ed i due si inventano un nuovo progetto. Nascono i Krisma (nei primi due album Chrisma) e qui la faccenda si fa interessante assai, assai. Arcieri ha evidentemente captato che a Londra e dintorni sta succedendo qualcosa e non a caso i nostri due eroi iniziano la loro carriera proprio a Londra imbastendo un esordio fenomenale con quel “Chinese Restaurant” che nel 1977 anticipa a tutti gli effetti l’esplosione della new wave mescolando pop, rock ed elettronica dal sapore teutonico. Il disco 45 anni dopo suona ancora divinamente (provare per credere), per la freschezza dei suoni, il richiamarsi a Kurt Weil e alle atmosfere berlinesi appena licenziate dal Bowie di Low ed Heroes (poi verrà Lodger) e per tante altre prelibatezze.
Cristina e Maurizio con i loro Krisma riescono nel difficile equilibrio di coniugare il pop con la ricerca sonora, mescolando testi in inglese ed italiano con un taglio internazionale del tutto inedito. Le mani in questo capolavoro che è il loro primo album le mette anche Vangelis, pur non risultando accreditato e molte saranno le illustri collaborazioni dei Krisma con grandi nomi internazionali della musica, a certificarne l’indubbio valore di grandi pionieri. Il loro disco di maggior successo in Italia “Cathode Mamma” vede entrare in formazione nientepopodimeno di Hans Zimmer (oggi vera e propria star della musica da film ad Hollywood). Chi ha l’età giusta ricorda sicuramente “Many Kisses”. L’Italia imbecille e morbosamente politicizzata di quegli anni vede la contestazione dei nostri eroi che sarebbero “una provocazione di destra” agli occhi dei soli ottusi minchioni. Maurizio durante un concerto si rompe l’anima e si automutila tagliandosi un dito, con un gesto teatrale, ma anche di disperazione verso il dilagare di un’ideologia violenta che doveva fare anche della musica e dell’arte “destra” o “sinistra” ad ogni costo. E già li adoravo e li adoro i due anarchici provocatori.
Perché ne parliamo? Perché ieri ci ha lasciato la bella e sensuale Cristina Moser (che la terra ti sia lieve) mentre Maurizio se n’è andato già qualche annetto fa….Già li vimmagino al di là delle colonne dello spazio e del tempo far nuovamente musica e dimenarsi con il solito salutare approccio provocatorio. La loro storia è piena di allori, “Clandestine anticipation” vede in un primo momento al mixer Martin Hannett, il leggendario produttore di Manchester che con la factory reords ha prodotto Joy Division, New Order, A Certain Ratio, Psychedelic Furs….Altre saranno le illustri collaborazioni dei Krisma, ad esempio a New York con Arto Lindsay dei Lounge Lizard, ma con Fido (Nothing to do with the dog), composto e registrato appunto negli USA, l’avventura creativa del duo nella sostanza si chiude per lo meno sul piano musicale, aprendo altri filoni come quello della TV satellitare, la famosa Krisma TV, prima anticipata dagli esperimenti con Sat Sat nella notturna “Fuori Orario”. Ci sarebbe altro da scrivere sull’attenzione di Maurizio e Cristina per la grafica e la parte visuale del loro progetto, ma non voglio tediarvi, certo non è un caso che dagli anni 90 fino alla sua scomparsa Maurizio si sia dedicato a questo filone, con la solita forza artistica di chi ha un approccio estetico a qualsiasi cosa.
Maurizio e Cristina hanno lasciato il segno nella music tra pop e avanguardia degli anni70/80 sul pianeta terra, rimbalzando tra Londra, New York e l’Italy. Ci lasciano in eredità tante belle canzoni e ci pare giusto riscoprirli ora che Cristina ha raggiunto l’amato Maurizio, ragion per cui li andiamo a riscoprire in una delle nostre domeniche con Mr Pian Piano. Tra pop, elettronica e ricordi scintillanti di sintetizzatori. CLICCATE QUI per scoprire gli impasti sonori di Maurizio accompagnati dalla voce di Cristina in una playlista frizzante anche per l’ascolto automobilistico oltre che casalingo. Ascoltate senza pregiudizi e scoprirete tante gemme che sembrano uscite oggi da uno studio di registrazione. Grandi innovatori i Krisma, ci mancheranno con il loro spirito anarchico che mal si adatta ad un paesello provinciale e retrivo come l’Italietta.
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Krisma: electronic, pop.
Who cares about dying? To death, my lord, sooner or later we all arrive by force. And to be hanged for a good cause is a good death, they say, although it doesn't seem to me that anyone has ever come back to confirm it to us.
Robert Louis Stevenson
Once upon a time, there was Maurizio Arcieri and the New Dada, a beat group from the second half of the 60s: fun, but nothing special. In 1967, he started a solo career under the stage name Maurizio, achieving success with "5 minuti e poi," presented at the "Un disco per l'estate" event in 1968. During this time, our long-haired romantic is at the peak of popularity and embarks on a career as a actor in photoromances, appearing alongside Orchidea De Santis in the musical film (ahem) "Quelli belli... siamo noi." Yes, all very entertaining, a deviant Gianni Morandi, sent by his mom to get milk, a grand hotel, and a sprinkle of blended beats. Nothing overwhelming.
Then, in the mid-70s, he meets Cristina Moser, and it's love at first sight. An artistic partnership is born, and the two invent a new project. Krisma is born (in the first two albums, Chrisma), and here the matter becomes very, very interesting. Arcieri has evidently grasped that something is happening in London and its surroundings. Not by chance, our two heroes begin their career in London, starting with a phenomenal debut with "Chinese Restaurant," which in 1977 effectively anticipates the explosion of the new wave, mixing pop, rock, and Teutonic-flavored electronics. The record still sounds divine 45 years later (try it to believe it), for the freshness of the sounds, the reference to Kurt Weil and the Berlin atmospheres just released by Bowie's "Low" and "Heroes" (then comes "Lodger"), and many other delights.
Cristina and Maurizio, with their Krisma, manage the difficult balance of combining pop with sound exploration, blending English and Italian lyrics with an entirely new international approach. Vangelis also puts his hands on this masterpiece, their first album, although he is not officially credited. Many illustrious collaborations of Krisma with international music giants certify their undoubted value as great pioneers. Their most successful album in Italy, "Cathode Mamma," sees none other than Hans Zimmer (now a true Hollywood film music star) joining the lineup. If you're of the right age, you definitely remember "Many Kisses." The politically charged and idiotic Italy of those years sees the protest of our heroes, considered "a right-wing provocation" in the eyes of the narrow-minded. During a concert, Maurizio breaks his soul and self-mutilates by cutting a finger, a theatrical but desperate gesture against the spread of a violent ideology that wanted to make music and art "right" or "left" at all costs. I already loved and still love these two anarchic provocateurs.
Why are we talking about them? Because yesterday, the beautiful and sensual Cristina Moser left us (may the earth be light upon her), while Maurizio left us a few years ago. I can already imagine them beyond the columns of space and time making music again and shaking with their usual provocative approach. Their story is full of laurels. "Clandestine anticipation" initially sees Martin Hannett at the mixer, the legendary Manchester producer who, with Factory Records, produced Joy Division, New Order, A Certain Ratio, Psychedelic Furs... Krisma's other illustrious collaborations include Arto Lindsay of Lounge Lizard in New York, but with "Fido (Nothing to do with the dog)," composed and recorded in the USA, the creative adventure of the duo essentially closes, at least musically, opening other avenues like satellite TV, the famous Krisma TV, first anticipated by experiments with Sat Sat in the late-night show "Fuori Orario." There's more to write about Maurizio and Cristina's attention to the graphics and visual aspects of their project, but I don't want to bore you. It's certainly not a coincidence that from the 90s until his passing, Maurizio dedicated himself to this field, with the same artistic strength of someone with an aesthetic approach to everything.
Maurizio and Cristina have left their mark on the music scene between pop and avant-garde of the 70s/80s on planet Earth, bouncing between London, New York, and Italy. They leave us with many beautiful songs, and it seems right to rediscover them now that Cristina has joined her beloved Maurizio. That's why we are going to rediscover them on one of our Sundays with Mr. Pian Piano. Among pop, electronic music, and sparkling memories of synthesizers. CLICK HERE to discover Maurizio's sonorous blends accompanied by Cristina's voice in a lively playlist, suitable for both home and car listening. Listen without prejudices, and you'll discover many gems that seem to have come out of a recording studio today. Krisma, great innovators, will be missed with their anarchic spirit that doesn't fit well in a provincial and retrograde country like Italy.
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