Lascia che questo serio amore sia per te anche qualcosa di consolante. Io ti amo più di me stesso, più di chiunque altro e di qualunque cosa al mondo.
Mi rattrista sempre pensare che, dopotutto, non sono ancora un vero musicista; ma ho più attitudine per questa vocazione di quanto probabilmente abbiano molti della generazione più giovane, di solito. Ti viene tolta a forza. I ragazzi dovrebbero essere liberi di divertirsi con musica allegra; quella seria arriva da sola, anche se quella romantica no. Che fortuna ha l’uomo che, come Mozart e altri, va in una taverna la sera e scrive nuova musica. Perché vive mentre crea.
Johannes Brahms
If you read the post on your phone and the button “Read in English” doesn’t work, scroll down the page: the English version is after the Italian one.
Ci sono momenti dove tutto inizia, molti li dimentichiamo nel flusso indistinto dell’esistenza, altri ci restano impressi in modo indelebile, un profumo, un corpo, un paesaggio, lo sguardo di un animale, una musica. Ricordo esattamente quando mi sono innamorato di Brahms. Ero al cinema a godermi “L’Insolito Caso di Monsieur Hire” di Patrice Leconte, da un libro di George Simenon, film che ottenne la nomination alla Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1989. Film struggente su un amore impossibile tradito e calpestato. Nella colonna sonora compare un’aria tratta dal quartetto per tre archi con pianoforte in sol minore, Op. 25 (Rondò alla Zingarese).
Qualcosa di perfetto. Qui al minuto 3.09 del video l’aria di cui parlo per i più impazienti, ma sarebbe bene ascoltare tutti gli 8 minuti….
Chiara ed evidente in questa miusica l’influenza della musica tzigana, dichiarata dallo stesso Brahms. La politica dell’intolleranza e del razzismo sa solo disprezzare la cultura Rom, bloccata com’è in uno sguardo ottuso e idiota. Pensate invece al contrario allo sguardo attento di Brahms, al saper trovare ispirazione in quella tradizione componendo una musica sublime. Pensieri poveri e sentimenti piccoli e rabbiosi sono una gabbia per la mente che intrappolata in litanie d’odio non coglie più poesia e bellezza. Scendo le scale e incontro l’amico Orlando Furioso aka Ceranto, l’uomo scappato da un libro dell’Ariosto o di Calvino, come preferite. Svoltiamo sotto i portici e ci ritroviamo a chiacchierare di Brahms e ad immaginare insieme una playlista per gli ascoltatori di (((RadioPianPiano))).
Entrambi non siamo musicologi, non siamo esperti, non frequentiamo conservatori, almeno Orlando suona il pianoforte, io proprio un disastro su tutta la linea, ma una cosa la siamo: ascoltatori appassionati, amiamo la musica. Io con un bicchiere di Lugana e Orlando con l’immancabile gin ci siamo persi nel chiederci dove siano finite la poesia e la bellezza, in un mondo che trasuda falsità, sprofondato in un passato remoto strumentalmente mitizzato, incapace di slancio, fiacco, comodo ma come dire poca soddisfazione, perso nelle sabbie mobili, sporco di sangue. Dove si è rintanata la poesia, quell’amore di una vita intera per Clara Schumann che si vede brillare negli occhi di Brahms. Lui che si stimava bravino e niente più e disprezzato da Čajkovskij e invece ci ha regalato melodie come questa.
Orlando un noto orso taciturno, oggi è invece loquace e mi racconta del suo primo Brahms. Brahms per lui è la prima notte al buio in mare aperto con mangianastri e concerto nr 3 a pescare con lo zio. Un tipo singolare lo zio, sciupafemmine, melomane con la passione per Classica. Memorie di pesca con la lampara nel Mediterraneo, esche argentate, pane caldo al rientro con pomodori e acciughe e salsedine nella fronte. Lo sentite il sapore del sale a cui si contrappone la dolcezza di Brahms? L’agrodolce di una vita, l’ammirazione per il genio spezzato di Schumann, l’amore adorante per Clara, grande pianista. E Orlando con il mangianastri al buio in mare aperto. Non è un sogno?
Chiacchiere di qua e chiacchiere di là, amico mio di Brahms non abbiamo detto un fico secco. Ma ti pare? Va bene così, va bene così. Qualche ricordo, qualche immagine, frammenti di pagine di diario, pescate nella memoria. La poesia è incoerente, le parole a volte non vogliono essere esaustive, descrivere, sottolineare, ma portarci in prossimità di un racconto senza mostrarlo. Dov’è la bellezza? Dov’è la poesia? Non lo sappiamo. CLICCATE QUI per scoprire la playlista di Brahms che abbiamo cucinato a quattro mani. “La mitezza felice, ma senza picchi. Questo è per me Brahms”- mi dice l’Orlando, saluta e se ne va. Avrà ragione?
Desiderate qualcosa di diverso dalle melodie tardo romantiche di Brahms? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
CLICCATE QUI e aprite l’archivio delle monografie di grandi musicisti in ordine alfabetico.
Volete esplorare il progetto multimediale online che sto realizzando con Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) tra arte e musica? CLICCATE QUI per scoprirlo.
Stanchi di musica? Volete leggere di economia, politica e finanza con uno sguardo alieno? (((RadioPianPiano))) consiglia di frequentare Alieno Gentile e la sua dimora digitale.
PS: se volete sostenere (((RadioPianPiano))) sottoscrivete un abbonamento annuale (30 euro) o mensile di 5 euro. Il gesto sarà apprezzato visto il lavoro settimanale che c'è dietro a queste pagine. Non potete o non volete? Sottoscrivete la newsletter: è gratis. Grazie.
Johannes Brahms: classical music.
Let this deep love also be a source of comfort for you. I love you more than myself, more than anyone or anything else in the world.
It saddens me to think that, after all, I am still not a true musician; yet I have more aptitude for this vocation than probably many younger people do. It’s a talent that’s forcefully taken from you. Young people should be free to enjoy lighthearted music; serious music arrives naturally, although romantic music doesn’t. How lucky is the man who, like Mozart and others, can go to a tavern in the evening and compose new music, living while he creates.
Johannes Brahms
There are moments when everything begins; some disappear in the indistinct flow of existence, while others remain engraved in our memory: a scent, a body, a landscape, the gaze of an animal, a melody. I remember exactly when I fell in love with Brahms. I was at the cinema, watching Monsieur Hire by Patrice Leconte, based on a book by George Simenon, a film that received a nomination for the Palme d’Or at the Cannes Film Festival in 1989. It’s a heartbreaking film about a love that’s impossible, betrayed, and trampled upon. In the soundtrack, there’s an aria from the Piano Quartet in G Minor, Op. 25 (Rondo alla Zingarese). Something perfect. Here is the piece at minute 3:09 for the impatient, but it’s worth listening to the entire eight minutes.
The influence of gypsy music in this composition is clear and unmistakable, as Brahms himself acknowledged. Policies of intolerance and racism only know how to despise Romani culture, blocked as they are in a narrow and stubborn view. Brahms, on the other hand, found inspiration in that tradition, creating sublime music. Poor thoughts and bitter feelings are cages for the mind, which, trapped in litanies of hatred, loses its grasp on poetry and beauty. I descend the stairs and meet my friend, Orlando Furioso aka Ceranto, a man who seems to have stepped out of a book by Ariosto or Calvino, as you prefer. We turn under the arcades and find ourselves talking about Brahms, imagining a playlist together for the listeners of (((RadioPianPiano))).
Neither Orlando nor I are musicologists; we’re not experts, nor have we attended conservatories. At least Orlando plays the piano; I am a disaster in all regards. But one thing we certainly are: passionate listeners, lovers of music. With a glass of Lugana in my hand and Orlando with his trademark gin, we find ourselves wondering where poetry and beauty have gone in a world steeped in falseness, bogged down in an instrumentalized and mythologized past, devoid of energy, feeble, comfortable but ultimately unsatisfying, lost in quicksand and stained with blood. Where has poetry gone? Where is beauty? We look to Brahms, whose lifelong love for Clara Schumann shines in his eyes. He who thought of himself as "fairly decent" and nothing more, who was dismissed by Tchaikovsky, yet has left us melodies like this.
Orlando, usually as silent as a fish, is unexpectedly talkative today and tells me about his first encounter with Brahms: it was his first night alone in the open sea, with a tape player and the Third Concerto while fishing with his uncle. His uncle, a peculiar character, was a Casanova and classical music lover. Memories of fishing by lamplight in the Mediterranean, silver bait, warm bread with tomatoes and anchovies upon returning, and the taste of salt on the forehead. Can you feel the taste of salt counterbalanced by Brahms’ sweetness? The bittersweetness of life, the admiration for Schumann's broken genius, the adoring love for Clara, the great pianist. And Orlando, in the open sea with his tape player. Isn’t it a dream?
We talk here and there, but, my dear friend, we haven’t said a word about Brahms. And yet, it’s okay. Some memories, some images, fragments of a diary, fished out of memory. Poetry is incoherent, words sometimes don’t want to be exhaustive, but rather to bring us close to a story without revealing it. Where is beauty? Where is poetry? We don’t know. CLICK HERE to discover the Brahms playlist we crafted together. “The gentle happiness, but without peaks. This is Brahms for me,” Orlando tells me as he leaves. Could he be right?
Looking for something different from Brahms’ late Romantic melodies? Mr. Pian Piano's jukebox with all the musicians on our intriguing menu, as every Sunday, is at your complete disposal: classical, jazz, pop, rock, and ambient are there waiting for you. If you want to discover other monographs curated by Mr. Pian Piano of dozens and dozens (and dozens) of superb musicians, just settle in here: CLICK HERE, and the archive of monographs of great musicians in alphabetical order will magically open for you.
Want to explore the multimedia project online I'm creating with Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) between art and music? CLICK HERE to discover it.
Tired of music? Do you want to read about economics, politics, and finance with an alien gaze? (((RadioPianPiano))) recommends visiting Alieno Gentile and his digital abode.
PS: If you want to support (((RadioPianPiano))), subscribe to an annual membership (30 euros) or a monthly one for 5 euros. The gesture will be appreciated given the weekly work behind these pages. Can't or don't want to? Subscribe to the newsletter: it's free. Thank you.