Lavoro incessante, analisi, riflessione, molta scrittura, infinita autocorrezione: questo è il mio segreto
J.S.Bach
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Ci sono anime a cui accostarsi è imbarazzante, come se il loro passaggio sulla terra avesse lasciato una scia luminosa talmente abbagliante da non permetterne una descrizione o un racconto. Se a questo aggiungiamo che sia io che Mr Pian Piano non siamo frequentatori di conservatori o esperti musicologi, eccoci qua in braghe di tela ad apparecchiarvi qualche sconnessa parola su Johann Sebastian Bach. Ambedue ascoltiamo la musica classica da autodidatti, vecchi pirati frequentatori di negozi di dischi, in vena di seguire tracce come segugi in campagna lungo una pista. Robert Fripp, colonna portante dei King Crimson, da noi amati alla follia, ha sempre esternato la sua predilezione per Bach e noi siamo corsi a far bottino di vinili e cd come non ci fosse domani e lo abbiamo sempre preferito all’altro genio Wolfang Amadeus Mozart. Lo troviamo più moderno, con le sue iterazioni quasi minimali, le linee melodiche che si incastrano tra loro con una perfezione che lascia senza fiato.
Bach è uno degli esponenti di spicco del Barocco musicale fra Seicento e Settecento, ricordato soprattutto per la complessità strutturale delle sue opere, per la loro armonia estetica in una sintesi fra il cosiddetto stile tedesco e influenze italiane che gli vengono da compositori come Antonio Vivaldi. Germania ed Italia che si influenzano a vicenda per dar frutti di grande bellezza? Cosa ne dite c’è un suggerimento anche per noi contemporanei? Ubriachi della magia di queste architetture sonore io e Mr Pian Piano ci guardiamo stupefatti nel perderci tra labirinti di adamantina bellezza, e ci lasciamo prender per mano dai Berliner Philharmoniker, come due bambinelli (un poco attempati).
La sua produzione abbraccia diversi strumenti, in particolare organo e clavicembalo, occupandosi però anche di musica da camera e da orchestra e anche di musica cantata. Cresciuto in una famiglia di musicisti da generazioni, Johann Sebastian Bach cresce fin da subito immerso nell’educazione musicale: il padre gli insegna subito il violino e, morti entrambi i genitori, sarà il fratello maggiore Johann Christoph ad adottarlo e ad insegnarli per primo a suonare l’organo, prima di entrare nella prestigiosa scuola di musica di Luneberg nel 1699. Proprio come me e Mr Pian Piano, incapaci di leggere uno spartito e poco dediti a studiare con metodo la musica: due evidenti scalzacani! Da Luneberg Bach inizia una carriera senza pari attraverso le corti dei vari stati tedeschi, che lo porta fino alla corte del re Federico II di Prussia.
Indimenticabili le sue composizioni per strumento solo, da cui sono scaturiti arrangiamenti per flauto, violino e pianoforte. Il liuto al tempo di Bach era tenuto in massimo rispetto. Godiamoci allora dopo i fasti orchestrali dei Berliner una composizione del Maestro Tedesco arrangiata per liuto solo.
Impossibile non citare anche le sue suite per violoncello solo di struggente ed eterna bellezza, qui tra le corde di uno dei suoi più grandi interpreti.
Mr Pian Piano si è incantato ammirando l’esplodere della primavera fuori dalla finestra che si affaccia sul mio giardino. Pensa agli ultimi ingredienti della playlist ascoltando Mischa Maisky?
Vi abbiamo abituati a concludere sempre con qualcosa di personale. A volte si parla dei dieci dischi da portarsi su un’isola deserta. O addirittura del brano più bello di sempre ed altre improbabili classifiche. Noi alcolisti sonori non riusciamo mai a deciderci. Però, però…..Glenn Gould al pianoforte alle prese con il contrappunto XIV, composizione lasciata da Bach incompiuta e che nel suo interrompersi ci lascia in un silenzio di abissale bellezza, rasenta quella perfezione assoluta. Provate a pensare questi dieci minuti come una metafora dell’esistenza, l’arco di una vita: la nascita e l’apprendimento. la maturità e l’azione, la vecchiaia e la morte, ed ecco che per magia i suoni si faranno perfetto racconto, non di una vita, ma di tutte le vite. Mi direte cosa vi suscita, ma per noi due resta di una bellezza travolgente. La playlist di Mr Pian Piano dedicata a Johann Sebastian Bach la trovate qui, io mi lascio rapire da Gould e la pianto di fare lo scribacchino da due soldi.
Desiderate qualcosa di diverso dalla perfezione di Bach? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
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J.S. Bach: classical music.
Relentless work, analysis, reflection, lots of writing, endless self-correction: this is my secret.
J.S.Bach
There are souls whose approach is awkward, as if their passage on earth has left such a dazzling trail of light that no description or narrative is possible. Add to this the fact that both Mr. Pian Piano and I are not conservatory-goers or expert musicologists, and here we are in our linen pants setting you up with a few bumpy words about Johann Sebastian Bach. Both of us listen to classical music as self-taught, old record store-going pirates in the mood for tracking like country hounds along a trail. Robert Fripp, mainstay of King Crimson, whom we love madly, has always externalized his fondness for Bach, and we have rushed to booty vinyls and CDs like there was no tomorrow and have always preferred him to the other genius Wolfang Amadeus Mozart. We find him more modern, with his almost minimal iterations, his melodic lines fitting together with breathtaking perfection.
Bach is one of the leading exponents of Baroque music between the seventeenth and eighteenth centuries, remembered above all for the structural complexity of his works, for their aesthetic harmony in a synthesis between the so-called German style and Italian influences that came to him from composers such as Antonio Vivaldi. Germany and Italy influencing each other to bear fruit of great beauty? What do you say is there a suggestion for us contemporaries as well? Drunk with the magic of these sonic architectures Mr. Pian Piano and I look at each other in amazement as we lose ourselves in labyrinths of adamantine beauty, and let the Berliner Philharmoniker take us by the hand, like two (slightly aged) little children.
His output encompasses several instruments, particularly organ and harpsichord, while also dealing with chamber and orchestral music and even cantata music. Raised in a family of musicians for generations, Johann Sebastian Bach grew up from an early age immersed in musical education: his father taught him the violin early on, and when both parents died, it was his older brother Johann Christoph who adopted him and first taught him to play the organ, before entering the prestigious Luneberg music school in 1699. Just like me and Mr. Pian Piano, unable to read a score and not very dedicated to studying music methodically: two obvious scalzacans! From Luneberg Bach began an unparalleled career through the courts of the various German states, which took him all the way to the court of King Frederick II of Prussia.
Unforgettable are his compositions for solo instrument, from which arrangements for flute, violin and piano have sprung. The lute in Bach's time was held in utmost respect. So let us enjoy after the orchestral splendors of the Berliners a composition by the German master arranged for solo lute.
Impossible not to also mention his solo cello suites of poignant and eternal beauty, here between the strings of one of its greatest performers.Mr. Pian Piano was enchanted admiring the burst of spring outside the window overlooking my garden. Thinking about the last ingredients of the playlist while listening to Mischa Maisky?
We have accustomed you to always end with something personal. Sometimes we talk about the ten records to take to a desert island. Or even the best song ever and other unlikely rankings. We sound alcoholics can never make up our minds. But, though.....Glenn Gould at the piano grappling with Counterpoint XIV, a composition left unfinished by Bach and which in its interruption leaves us in a silence of abysmal beauty, borders on that absolute perfection. Try to think of these ten minutes as a metaphor for existence, the arc of a life: birth and learning. maturity and action, old age and death, and lo and behold, magically the sounds will become a perfect narrative, not of one life, but of all lives. You will tell me what arouses you, but for you and me it remains overwhelmingly beautiful. Mr. Pian Piano's playlist dedicated to Johann Sebastian Bach can be found here; I'll let Gould kidnap me and stop being a cheap hack.
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