Abbiamo iniziato a cercare spiritualità, femminilità, gioia e positivismo, tutti elementi speciali che si trovano in altri tipi di musica che non stavamo facendo. Ho iniziato a non sopportare più la musica elettronica asettica che non trasmetteva nulla; [musica] senza alcun sentimento spirituale.
Gaz Cobain
If you read the post on your phone and the button “Read in English” doesn’t work, scroll down the page: the English version is after the Italian one.
Non impossibile creare parallelismi tra arti figurative e musica, anzi direi che è prassi consolidata ed indubbiamente i Future Sound of London sono pittura astratta e le rare e puntuali figurazioni che compaiono nella loro musica sono immerse in un magma sonoro liquido che rimanda alla gestualità di Pollock, ma anche alle geometrie di Kandinsky o alle dolcezze di Klee ed al mistero di Rothko. Indubbiamente una musica che dialoga con la spiritualità, sfugge alle forme, non si lascia riconoscere, ma contemplare, impossibile da canticchiare, ma ottima per un’immersione interiore.
FSOL escono indubbiamente dalla scena tecno, ma si gettano testardamente altrove, sviluppano un autentico pensiero laterale (termine oscenamente abusato) rispetto al mainstream della musica elettronica e con il secondo album “Lifeforms” assumono questo assetto astratto e di ricerca sonora attirando tra i loro suoni artisti (sonorizzano molte esposizioni), musicisti come Max Richter ed Elizabeth Frazer e aprendo orizzonti interessanti che sembrano guardare ai migliori Tangerine Dream e Popol Vuh, attualizzati in un habitat digitale. Il richiamo alla musica cosmica e psichedelica è costante nei FSOL, rimanda alle ricerche sonore di quegli anni ed apre all’idea della musica come tramite per qualcos’altro, per un viaggio interiore che è stata esperienza anche dei Beatles, George Harrison in testa. La musica è da millenni veicolo spirituale.
La spiritualità in un’epoca dove la spiritualità è in vertiginosa dissoluzione, ma chi sono questi due babbei? Gaz Cobain e Brian Dougans sono i nostri eroi, con il gusto dell’improvvisazione, la passione per l’oriente ed il suono, capaci di frullare la tecno con i sitar. Lifeforms naviga le acque tra scienza e religione si immerge in esperienze allucinogene e non si limita a una collezione di visioni alternativamente beate o terrificanti racchiuse in se stesse, ma è espediente per un più profondo discernimento della realtà, un’arma per perforare quell’ignoranza cosmica di cui la normalità è imbevuta. Detta altrimenti questi i due filibustieri cercano consapevolezza e rivelazione una volta abbandonati i giochini tecno finalizzati a far danzare i ravers di mezzo mondo. La tangente li porta ad essere illeggibili, astratti, rituali, sfuggenti, irrisolti.
Un’evasione mentre il pianeta è in fiamme e orbita in fragile equilibrio rischiando la terza guerra mondiale? No, un monito a guardare in se stessi, dove abita in origine il demone della violenza, mascherato dalla retorica delle colpe, colpa di tizio, colpa di caio, colpa del dio danaro, colpa della vicina con il vestito scollato e colpa dei padroni o dei leoni. Non guardate fuori dalla finestra, ma osservata a quel che accade dentro casa, lasciatevi prendere per mano da Mr Pian Piano ed immergetevi in un’India digitale, un abominio di tessiture sonore gettate sulla tela in un’esplosione di colori, un’elettronica fiorita, una meditazione elettronica, un viaggio in se stessi vertiginoso. My Kingdom…Vi avviso che ho scartato le portate sonore più scontate e conosciute dei FSOL, per dedicarmi ad una selezione misticheggiante e ricca di brani poco conosciuti e spezie particolari. CLICCATE QUI per scoprire un orizzonte sonoro lisergico, stratificato, barocco, meraviglioso anche dopo decenni.
Desiderate qualcosa di diverso dai viaggi psicoelettronici dei Future Sound of London? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
CLICCATE QUI e aprite l’archivio delle monografie di grandi musicisti in ordine alfabetico.
Volete esplorare il progetto multimediale online che sto realizzando con Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) tra arte e musica? CLICCATE QUI per scoprirlo.
Stanchi di musica? Desiderate leggere di economia, politica e finanza con uno sguardo alieno? (((RadioPianPiano))) consiglia di frequentare Alieno Gentile e la sua dimora digitale.
PS: se volete sostenere (((RadioPianPiano))) sottoscrivete un abbonamento annuale (30 euro) o mensile di 5 euro. Il gesto sarà apprezzato visto il lavoro settimanale che c'è dietro a queste pagine. Non potete o non volete? Sottoscrivete la newsletter: è gratis. Grazie.
Future Sound of London: electronic.
We began to look for spirituality, femininity, joy and positivism, all special elements found in other types of music we were not doing. I began to get turned off by sanitized electronic music that did not convey anything at all; [music] with no spiritual feeling to it
Gaz Cobain
It is not impossible to create parallels between figurative arts and music, in fact I would say it is established practice, and undoubtedly Future Sound of London is abstract painting, and the rare and punctual figurations that appear in their music are immersed in a liquid sonic magma that refers to Pollock's gestures, but also to Kandinsky's geometries or Klee's sweetnesses and Rothko's mystery. Undoubtedly a music that dialogues with spirituality, eludes forms, does not allow itself to be recognized but contemplated, impossible to hum, but excellent for inner immersion.
FSOL undoubtedly come out of the techno scene, but they stubbornly throw themselves elsewhere, develop genuine lateral thinking (an obscenely overused term) with respect to the mainstream of electronic music, and with their second album "Lifeforms" they take on this abstract and sonic research stance, attracting artists (they sound many exhibitions), musicians such as Max Richter and Elizabeth Frazer to their sounds and opening up interesting horizons that seem to look to the best of Tangerine Dream and Popol Vuh, actualized in a digital habitat. The reference to cosmic and psychedelic music is constant in FSOL, harking back to the sound research of those years and opening to the idea of music as a conduit for something else, for an inner journey that was also the experience of the Beatles, George Harrison in the lead. Music has been a spiritual vehicle for millennia.
Spirituality in an age where spirituality is in dizzying dissolution, but who are these two suckers? Gaz Cobain and Brian Dougans are our heroes, with a taste for improvisation, a passion for the East and sound, capable of blending techno with sitars. Lifeforms navigates the waters between science and religion immerses itself in hallucinogenic experiences and is not limited to a collection of alternately blissful or terrifying visions enclosed within itself, but is expedient for a deeper discernment of reality, a weapon to pierce that cosmic ignorance with which normality is imbued. Said otherwise these the two filibusters seek awareness and revelation once they abandon the techno games aimed at making the ravers of half the world dance. The tangent leads them to be illegible, abstract, ritualistic, elusive, unresolved.
An escape while the planet is on fire and orbiting in fragile equilibrium risking World War III? No, a warning to look within oneself, where the demon of violence originally dwells, masked by the rhetoric of blame, blame the guy, blame the god of money, blame the neighbor in the low-cut dress, and blame the masters or the lions. Don't look out the window, but observed to what is going on inside the house, let Mr. Pian Piano take you by the hand and immerse you in a digital India, an abomination of sound textures thrown on the canvas in an explosion of colors, a flowery electronic meditation, a dizzying journey into oneself. My Kingdom...Be forewarned that I have discarded FSOL's most predictable and well-known sonic courses in favor of a mystifying selection full of little-known tracks and peculiar spices. CLICK HERE to discover a lysergic, layered, baroque sonic horizon, wonderful even after decades.
Would you like something different from the psychotronic travels of Future Sound of London? Mr. Pian Piano's jukebox with all the musicians on our intriguing menu, as every Sunday, is at your complete disposal: classical, jazz, pop, rock, and ambient are there waiting for you. If you want to discover other monographs curated by Mr. Pian Piano of dozens and dozens (and dozens) of superb musicians, just settle in here: CLICK HERE, and the archive of monographs of great musicians in alphabetical order will magically open for you.
Want to explore the multimedia project online I'm creating with Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) between art and music? CLICK HERE to discover it.
Tired of music? Do you want to read about economics, politics, and finance with an alien gaze? (((RadioPianPiano))) recommends visiting Alieno Gentile and his digital abode.
PS: If you want to support (((RadioPianPiano))), subscribe to an annual membership (30 euros) or a monthly one for 5 euros. The gesture will be appreciated given the weekly work behind these pages. Can't or don't want to? Subscribe to the newsletter: it's free. Thank you.