La vendetta è buona. Penso che anche la vendetta sia salutare, e se si può usare la musica in questo modo, una sorta di terapia per se stessi, non può fare alcun male. Quindi se King (For A Day...Fool For A Lifetime) è arrabbiato in qualche modo, lo è in modo casuale, caotico e sano. Come il tizio che entra in un edificio, fa un sacco di buchi nel muro e poi se ne va. Non ha ucciso nessuno.
Il golf è l'unico sport che ho conosciuto in cui si può fare veramente schifo ma ci si può comunque divertire.
C'è un pericolo in tutto ciò che non è familiare. È il mondo in cui viviamo.
Mike Patton
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Oggi siamo sulla west coast, a San Francisco e ci avviamo con Mr Pian Piano verso la parrocchia di don Mike Patton per incontrarlo e seguire una delle sue famose prediche. Difficile definire la sua band i Faith No More… San Francisco con i suoi “saliscendi” ci ubriaca di immagini: le strade sono un mescolarsi di colori, modi di vestire ed i negozi di dischi non mancano, soprattutto vinile ora tornato di gran moda. Entriamo voraci a svuotare il portafoglio. Prima di don Mike la chiesa dei Faith No More ha avuto altri parroci a dar voce alle istanze di una musica bizzarra, addirittura Courtney Love, futura Signora Cobain. Il tutto parte nell’anno domini 1982, siamo nel ribollire di un fenomeno che da Seattle a Los Angeles sconvolgerà tutta la west coast americana dando il via al grunge ed i nostri adepti non fanno eccezione.
Gli esordi sono faticosi per i continui cambi di frontman, prima Mike Morris, poi Jim Martin, Courtney Love e Chuck Mosley con cui incidono i primi due album, ma nel 1988 arriva Mike Patton ed è subito evidente che la parrocchia dei Faith No More ha trovato il suo vero predicatore. Mike ha in sé ingredienti che la band aveva già in nuce: una graffiante ironia, sarcasmo, la capacità di cantar qualsiasi cosa e, che non guasta, evidenti capacità canore che nel corso dei decenni di attività daranno un taglio del tutto originale al repertorio dei Faith No More capaci di saltare dal rap al metal a suadenti canzoni anni 70 con linee melodiche che fanno il verso ai grandi crooner USA, come Frank Sinatra e Dean Martin.
Si dice ci sia il conformismo, l’anticonformismo ed il conformismo dell’anticonformismo. Ne sanno qualcosa i Metallica che hanno dovuto affrontare gli strali dei fan quando il frontman della band James Alan Hetfield ha deciso di tagliarsi i capelli corti o quando la band ha pianificato e realizzato un disco indubbiamente sperimentale con Lou Reed. Il rock genera stereotipie più di qualsiasi altro genere musicale, perché da un lato si spinge in territori fortemente anticonformisti, ma dovendosi rendere leggibile al proprio pubblico ben presto si accasa in modalità che inesorabilmente e puntualmente producono uno spiacevole conformismo dell’anticonformismo contro cui i Metallica lottano da anni e non è certo un caso che per i loro tour abbiano voluto a più riprese come supporter proprio i Faith No More, dando loro popolarità e lanciandoli verso il successo internazionale.
Incontriamo l’eccentrico don Mike nella sua bizzarra canonica, tra mazze da golf, cimeli ed immagini di concerti di ogni genere. La sua filosofia? Spiazzare, dare in pasto all’ascoltatore uno stereotipo di genere dopo l’altro al punto da mandarlo in confusione: metal? Ok metal e poi easy listening e canzonette d’amor e poi rap e poi new wave e poi…. Certo così facendo di dischi di enorme successo i nostri eroi ne hanno colezionato alla fin fine uno solo, quell’Angel Dust trascinato dalla hit “Middlelife Crisis”. Patton viste anche le indubbie qualità canore ha poi attirato le attenzioni di musicisti di estrazione totalmente diversa dal rock come il Re del jazz della east cost John Zorn con cui si è esibito al prestigioso festival di Montreux in vari progetti sparalleli che ne hanno costellato una carriera assai ricca su un piano creativo (Mr Bungle, Tomahawk, Pranzo Oltranzista ecc.). Anche l’Italia è uno degli amori di don Mike, ce ne parla diffusamente e ci racconta del suo progetto Mondo Cane dove con l’orchestra e la tromba di Roy Paci ha reinterpretato i classici della canzone Italiana, da “Scalinatella” a “Il cielo in una stanza”.
Qual è il rischio di questo saltare e frullare ogni possibile genere? Il rischio è il kitsch, ovvero un cattivo gusto che azzera l’idea di uno stile. Certo accade anche questo nei dischi dei Faith No More, ma grazie alla sapiente selezione di Mr Pian Piano speriamo di offrirvi un viaggio tra uno dei gruppi più interessanti a cavallo tra il secolo scorso e l’attuale. CLICCATE QUI per scoprire il viaggio sonoro pensato per voi oggi con i Faith No More.
Desiderate qualcosa di diverso dal rock dei Faith No More? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
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Faith No More: alternative rock.
Revenge is good. I think revenge is healthy too, and if you can use music in that way, a sort of therapeutic way for yourself, it can’t do any harm. So if King (For A Day…Fool For A Lifetime) is angry in any way, it’s angry in a random, chaotic, healthy way. Like the guy who goes into a building, shoots a bunch of holes in the wall and then leaves. He didn’t kill anybody.
Golf is the only sport I’ve encountered where you can really suck but still have a good time.
There’s a danger in anything that is unfamiliar. That’s the world we live in.
Mike Patton
Today we are on the west coast, in San Francisco, and we head with Mr. Pian Piano to Don Mike Patton's parish to meet him and follow one of his famous sermons. Hard to call his band the Faith No More... San Francisco with its "ups and downs" intoxicates us with images: the streets are a mingling of colors, ways of dressing and there is no shortage of record stores, especially vinyl now back in vogue. We enter voraciously to empty our wallets. Before Don Mike, the Faith No More church had other pastors to voice the demands of quirky music, even Courtney Love, future Mrs. Cobain. It all starts in the year domini 1982, we are in the simmer of a phenomenon that from Seattle to Los Angeles will shock the entire American west coast by kicking off grunge and our followers are no exception.
The beginnings were tiring because of constant frontman changes, first Mike Morris, then Jim Martin, Courtney Love, and Chuck Mosley with whom they recorded their first two albums, but in 1988 Mike Patton arrived and it was immediately evident that the Faith No More parish had found its true preacher. Mike has in him ingredients that the band already had in its nuce: a biting irony, sarcasm, the ability to sing anything and, which doesn't hurt, obvious singing skills that over the decades of activity will give a completely original slant to Faith No More's repertoire capable of jumping from rap to metal to persuasive 70s songs with melodic lines that mimic the great US crooners such as Frank Sinatra and Dean Martin.
They say there is conformity, nonconformity and the conformity of nonconformity. Metallica knows something about this, which faced the strides of fans when the band's frontman James Alan Hetfield decided to cut his hair short or when the band planned and released an undoubtedly experimental record with Lou Reed. Rock generates stereotypes more than any other musical genre, because on the one hand it pushes into strongly nonconformist territories, but having to make itself legible to its audience soon settles into modes that inexorably and punctually produce an unpleasant conformity of nonconformity that Metallica has been fighting against for years, and it is certainly no coincidence that for their tours they have repeatedly wanted Faith No More as their very supporters, giving them popularity and launching them into international success.
We meet the eccentric Don Mike in his quirky parsonage, amidst golf clubs, memorabilia and concert pictures of all kinds. His philosophy? To unsettle, to feed the listener one genre stereotype after another to the point of sending him into confusion: metal? Okay metal and then easy listening and love songs and then rap and then new wave and then.... Of course in doing so of hugely successful records our heroes ultimately colected only one, that Angel Dust dragged by the hit "Middlelife Crisis." Patton given also the undoubted singing qualities has then attracted the attentions of musicians of totally different extraction from rock such as the King of east coast jazz John Zorn with whom he performed at the prestigious Montreux festival in various sparalleli projects that have studded a very rich career on a creative level (Mr Bungle, Tomahawk, Luncheon Oltranzista etc.). Italy is also one of Don Mike's loves, he tells us extensively about it and about his Mondo Cane project where with Roy Paci's orchestra and trumpet he reinterpreted Italian song classics, from "Scalinatella" to "Il cielo in una stanza."
What is the risk of this jumping around and whipping up every possible genre? The risk is kitsch, that is, a bad taste that zeroes in on the idea of a style. Of course this also happens in Faith No More records, but thanks to Mr. Pian Piano's skillful selection we hope to offer you a journey among one of the most interesting groups at the turn of the last century. CLICK HERE to discover the sonic journey designed for you today with Faith No More.
Wishing for something other than Faith No More rock? Mr. Pian Piano's jukebox with all the musicians on our intriguing menu, as every Sunday, is at your complete disposal: classical, jazz, pop, rock, and ambient are there waiting for you. If you want to discover other monographs curated by Mr. Pian Piano of dozens and dozens (and dozens) of superb musicians, just settle in here: CLICK HERE, and the archive of monographs of great musicians in alphabetical order will magically open for you.
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