Bowie mi ha influenzato tantissimo. Dal punto di vista artistico era così libero, sapeva educare i suoi fan.
Simon Le Bon
Eccoci con i Duran Duran, band di Birmingham evidentemente ispirata a Bowie di cui hanno interpretato “Fame” nel primo album ed ai Roxy Music dell’elegantone Bryan Ferry. I nostri 5 eroi mescolano wave e pop in una miscela piacevole assai, nell’epoca della videomusica ammiccando qua e là a tematiche osè e infilando dei singoli di sicura presa, strappano l’attenzione del grande pubblico. Boom planetario dal secondo album “Rio” ed i nostri bei ragazzi sono catapultati nello star system and as always non son solo rose e fiori (e modelle). Dopo un non memorabile terzo album ed una santificazione anzitempo con un live “Arcadia” i nostri entrano in studio per il quarto album , “Notorius” con il produttore Nile Rodgers (CHIC ne abbiamo parlato QUI) a mettere in ordine le idee dei Duran che hanno gia perso batterista e chitarrista della formazione originale.
If you read the post on your phone and the button “Read in English” doesn’t work, scroll down the page: the English version is after the Italian one.
Dopo “Notorius” il successo non bacia più in fronte Simon Le Bon e compagni e la critica si diverte come suo solito ad affettare i vecchi dei, per sostituirli con dei nuovi. Tutto par naufragare nella mediocrità di dischi scialbi, nei puntuali problemi di droga e altro, come da copione delle star incamminate sul viale del tramonto..E invece i nostri quando paiono definitivamente andati riemergono negli anni 90 con l’omonimo “Duran Duran (wedding album)” riconquistando le classifiche con singoli di grande successo che ne hanno sempre caratterizzato la carriera. Poi però la fine sembra veramente scritta, la EMI li molla ed i nostri sembrano definitivamente un ricordo del passato per boomer ammuffiti.
Fin qui uno spartito di cose dette e ridette e luoghi comuni. La questione per i Duran è sempre stata: ci sono o ci fanno? Bhé vi dirò grazie a questa playlista cucinata oggi mi sono finalmente risposto: ci sono. Ho scartato tutti i singoli, ve ne lascio solo qualcuno qui nell’articolo, per non cadere nella melassa della memoria…I miei primi baci alle feste ovviamente con “Save a Prayer”. Mi sono messo a spulciare in tutti i dischi dei Duran dal primo all’ultimo “Future Past” (anno domini 2021) per sentire altro dai ricordi, per guardarli da dietro le quinte. Il pop c’è ed è ben fatto e se sono ancora qui una ragione c’è.
Apro la playlista con un bel pezzo dove al piano c’è men che meno Mike Garson, lo storico pianista di David Bowie e rieccoci ai classici. Anche il loro disco fantasma “Madazzaland” uscito solo negli USA e che doveva sancirne l’uscita dallo showbiz (e invece no) visto che andò tutto storto, sia durante le session di registrazione, che come risposta di pubblico è pieno di chicche interessanti, come lo sono le chitarre di Mr Cuccurullo (ex della band di Frank Zappa) nei dischi stroncati dalla critica e non esattamente successi da hit parade. Belle canzoni abitano anche i loro dischi peggiori o anche le registrazioni recenti e non solo i blasonati “primi”. Insomma i Duran Duran sono una band pop di ultrasessantenni che non guasta a fianco di giovinastri poppettari contemporanei, con il gusto di tentare strade non scontate, la capacità di cantare le proprie nevrosi, la solitudine, il consumarsi della giovinezza, la morte, facendone temi espressivi (non scontato). Non i nuovi Beatles come strillavano le riviste patinate per ragazzini e ragazzine degli anni 80, ma nemmeno “Pop Trash” come si intitola uno dei loro album. Respect per Simon Le Bon&c CLICCATE QUI e accomodatevi per rinfrescarvi dal caldo torrido con i Duran Duran più sconosciuti.
Desiderate qualcosa di diverso dal poppettone dei Duran Duran? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
CLICCATE QUI e aprite l’archivio delle monografie di grandi musicisti in ordine alfabetico.
Volete esplorare il progetto multimediale online che sto realizzando con Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) tra arte e musica? CLICCATE QUI per scoprirlo.
Stanchi di musica? Desiderate leggere di economia, politica e finanza con uno sguardo alieno? (((RadioPianPiano))) consiglia di frequentare Alieno Gentile e la sua dimora digitale.
PS: se volete sostenere (((RadioPianPiano))) sottoscrivete un abbonamento annuale (30 euro) o mensile di 5 euro. Il gesto sarà apprezzato visto il lavoro settimanale che c'è dietro a queste pagine. Non potete o non volete? Sottoscrivete la newsletter: è gratis. Grazie.
Duran Duran: pop
Bowie influenced me so much. Artistically he was so free, he could educate his fans.
Simon Le Bon
Here we are with Duran Duran, a Birmingham band evidently inspired by Bowie whose "Fame" they played on the first album and by the Roxy Music of the elegant Bryan Ferry. Our 5 heroes mix wave and pop in a pleasant mixture very much, in the era of video music winking here and there at daring themes and slipping in some sure-fire singles, they snatch the attention of the general public. Planetary boom from the second album "Rio" and our pretty boys are catapulted into the star system and as always it's not all roses and flowers (and models). After an unmemorable third album and an early sanctification with a live "Arcadia" ours enter the studio for the fourth album , "Notorius" with producer Nile Rodgers to put in order the ideas of Duran who have already lost drummer and guitarist from the original lineup.
After "Notorius," success no longer kisses Simon Le Bon and co. on the forehead, and critics have their usual fun slicing up the old gods and replacing them with new ones. Everything seems to founder in the mediocrity of dull records, in the punctual problems with drugs and other things, as per the script of the stars who are on their way to the sunset..And instead ours when they seemed definitely gone re-emerge in the 90s with the eponymous "Duran Duran (wedding album)" regaining the charts with hit singles that have always characterized their career. But then the end really seemed written, EMI dropped them and ours seemed for good a thing of the past for moldy boomers.
So far a score of things said over and over and clichés. The question for Duran has always been: are they there or are they doing? Well I will tell you thanks to this cooked playlist today I finally answered myself: they are there. I've discarded all the singles, I'll leave you with just a few here in the article so as not to fall into memory molasses...My first kisses at parties of course with "Save a Prayer." I went through all Duran's records from the first to the last "Future Past" (domini year 2021) to hear more from the memories, to watch them from behind the scenes. The pop is there and it is well done and if they are still here there is a reason.
I open the playlist with a nice piece where at the piano is least Mike Garson, David Bowie's historic pianist, and here we go again to the classics. Even their phantom record "Madazzaland" released only in the U.S. and which was supposed to enshrine their exit from showbiz (but didn't) since it all went wrong, both during the recording sessions and as an audience response is full of interesting tidbits, as are the guitars of Mr. Cuccurullo (formerly of Frank Zappa's band) in the critically panned records and not exactly hit parade hits. Beautiful songs inhabit even their worst records or even recent recordings and not just the emblazoned "firsts." In short, Duran Duran are a pop band of over-sixties that doesn't hurt alongside contemporary poppy youngsters, with a taste for trying unforeseen paths, the ability to sing about their own neuroses, loneliness, the consuming of youth, death, making them expressive themes (not obvious). Not the new Beatles as shrieked in the glossy magazines for little boys and girls in the 1980s, but not "Pop Trash" as one of their albums is titled, either. Respect for Simon Le Bon&c CLICK HERE and have a seat to cool off from the sweltering heat with Duran Duran's most unknown.
Longing for something other than the Duran Duran poppet? Mr. Pian Piano's jukebox with all the musicians on our intriguing menu, as every Sunday, is at your complete disposal: classical, jazz, pop, rock, and ambient are there waiting for you. If you want to discover other monographs curated by Mr. Pian Piano of dozens and dozens (and dozens) of superb musicians, just settle in here: CLICK HERE, and the archive of monographs of great musicians in alphabetical order will magically open for you.
Want to explore the multimedia project online I'm creating with Adi Newton (Clock Dva, Anti Group) between art and music? CLICK HERE to discover it.
Tired of music? Do you want to read about economics, politics, and finance with an alien gaze? (((RadioPianPiano))) recommends visiting Alieno Gentile and his digital abode.
PS: If you want to support (((RadioPianPiano))), subscribe to an annual membership (30 euros) or a monthly one for 5 euros. The gesture will be appreciated given the weekly work behind these pages. Can't or don't want to? Subscribe to the newsletter: it's free. Thank you.