Tutti e tre eravamo dei ragazzi di talento, ma solo noi sapevamo che quella combinazione era in qualche modo benedetta. Noi tre avevamo voci differenti. Avevamo accenti differenti. Avevamo attitudini differenti. La cosa, però, che successe quando mettemmo insieme le nostre voci fu sorprendente. Come cominciammo a cantare, sapevamo di essere in qualcosa di nuovo, in una splendida terra incognita. C’era qualcosa di magico lì. Quella sensazione, amico, era come di qualcuno che ti fa un pompino all’improvviso. Come svegliarsi fatti di acido. Un flash, te lo giuro
David Crosby
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Alura as Mr Pian Piano sono cresciuto tra punk e soprattutto new wave, disprezzando da bravo adolescente tutto il vecchiume precedente, i fricchettoni con i loro capelli lunghi e le loro estasi da storditi. Naturalmente come tutte le malattie anche l’adolescenza passa e così si torna ad esplorare cose antiche, strade prime guardate con sufficienza e altre stupidaggini buffe, ma necessarie a cambiare l’aria quando necessario. L’atteggiamento presuntuoso dei giovani è alla fin fine anche salutare, soprattutto in un paese come il nostro stracarico di vecchi attaccati alle loro posizioni di rendita come cozze.
Ebbene la congrega CSN&Y l’avevo archiviata colpevolmente da ragazzo nel reparto “vecchiume”, ma appunto intossicata dal giovanilistico desiderio di nuovo si chiudono in cassetti polverosi vere e proprie gemme. Basta concedersi tempo se il fato lo permette ed andare a riaprirli: il tempo non ne ha scalfito la lucentezza, erano lì ad aspettarti…..Dice bene Crosby con i suoi baffoni da cow boy fricchettone, l’impasto di queste tre voci, due yankee ed un englishman è roba da sballo, erotico, chimico, metafisico, scegliete voi quel che preferite. Si va bene il folk, va bene tutto, ma qui c’è indubbiamente qualcosa di speciale. Le melodie sono superbe ed in ogni canale viaggiano chitarre acustiche, percussioni e sitar in un tripudio di strumenti tutt’altro che scontato o di maniera, ma il punto non è questo.
Il punto sono le voci. Le voci diverse per tonalità, accento e dizione, fuse diventano magiche ed indubbiamente sono un unicum nella storia della musica popolare del secolo scorso. Fin dall’esordio è evidente la capacità compositiva del trio e la particolarità degli arrangiamenti. Ascoltarli catapulta in una dimensione sognante i due yaankee con Stills imbevuto di country e Crosby di blues rock psichedelico e naturalmente Nash, il figlio di Albione, capace di una fertile vena pop e soluzioni melodiche particolarmente brillanti: un ibrido. Crosby, Stills Nash e Neil Young che si aggiunge con discontinuità nei decenni di attività dei nostri eroi, sono appunto un magnifico ibrido, un mutante che si inserisce tra i protagonisti della musica popolare tra la fine degli anni 60 e gli 70, con un sound caratteristico, uno stile e una poesia inconfondibile, intatta anche nei dischi più recenti. Quando arrivano i cori con le loro voci impastate perfettamente e con un suono celestiale è sempre sorpresa dopo più di mezzo secolo. Vecchi leoni ancora capaci di dar zampate di gran classe e lasciarci senza fiato, come in questa Daylight Again degli anni 80. Non vi emozionate con il banjo? Che canzone fantastica!
Allora giovani e meno giovani accomodatevi al desco di Mr Pian Piano, chiudete gli occhi e sarete in California in un baleno, tra le promesse evaporate di un altro mondo possibile mai arrivato, quello cantato dai Pink Floyd in “High Hopes”. La bellezza della musica di CSN&Y è però ancora qui nel XXI secolo, capace di lasciarci senza fiato, come per gli altri eroi di questa formidabile stagione. CLICCATE QUI per gustare la bellezza di Crosby, Stills, Nash e Young. Certi treni passano una volta sola, non perdetevi per nessun motivo la playlista del nostro trio+1, solo piatti raffinati e atmosfere dolcissime.
Desiderate qualcosa di diverso dalle voci inconfondibili di Crosby, Stills, Nash e Young? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
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Crosby, Stills, Nash (e Young): folk, rock.
All three of us were talented young men, but only we knew that this combination was somehow blessed. The three of us had different voices. We had different accents. We had different attitudes. However, when we put our voices together, something remarkable happened. As we began to sing, we knew we were in something new, in a beautiful uncharted territory. There was something magical there, my friend, like someone giving you a surprise blowjob. Like waking up on acid. A flash, I swear.
David Crosby
So, as Mr. Pian Piano, I grew up amid punk and, above all, new wave, despising all the old stuff, the long-haired hippies with their stoned ecstasies, as a typical teenager. Of course, like all diseases, adolescence passes, and so, you go back to exploring old things, roads that were once looked down upon and other silly nonsense, but necessary to change the air when needed. The presumptuous attitude of the young is ultimately healthy, especially in a country like ours, overflowing with old folks clinging to their rentier positions like mussels.
Well, I had wrongly filed away the CSN&Y congregation as 'old stuff' when I was a teenager, but indeed, intoxicated by the youthful desire for the new, they get locked in dusty drawers. You just need to give yourself time if fate allows it and go back to open them: time has not tarnished their brilliance; they were waiting for you... Crosby, with his cowboy-hippie mustache, is right. The blend of these three voices, two Yankees and an Englishman, is mind-blowing, erotic, chemical, metaphysical, you choose what you prefer. Folk is all well and good, but there's undeniably something special here. The melodies are superb, and in every channel, acoustic guitars, percussion, and sitar travel in a jubilation of instruments far from clichéd or mannered, but that's not the point.
The point is the voices. The different voices in tone, accent, and diction, when fused, become magical and are undoubtedly a unique phenomenon in the history of popular music in the last century. Right from the beginning, the trio's compositional skills and the uniqueness of their arrangements are evident. Listening to them catapults you into a dreamlike dimension. The two Yankees, Stills soaked in country and Crosby in psychedelic blues rock, and, of course, Nash, the son of Albion, with a fertile pop vein and particularly brilliant melodic solutions, create a hybrid. Crosby, Stills, Nash, and Neil Young, who joins intermittently in the decades of their activity, are indeed a magnificent hybrid, a mutant that fits among the protagonists of popular music from the late '60s and '70s, with a distinctive sound, style, and unmistakable poetry, intact even in their most recent records. When the choruses with their perfectly blended voices and heavenly sound arrive, it's always a surprise after more than half a century. Old lions still capable of delivering high-class performances and leaving us breathless, as in this 1980s song 'Daylight Again.' Don't you get excited with the banjo? What a fantastic song!
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Deja Vu un vero capolavoro assoluto, al di là dei generi e del.tempo