La vita non è sopravvivere alla tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.
Questa era la strada che la disco aveva preso, dai margini in cui era nata, una strana combinazione di cultura gay underground e funk e tecniche di canto gospel e, nel caso degli Chic, di groovy soul influenzato dal jazz.
Nile Rodgers
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Gli Chic hanno uno “stile”, un suono ed un modo di comporre caratteristico, così come i dischi prodotti da Nile Rodgers, il leggendario chitarrista della band, che con la sua memorabile chitarra ritmica è una delle pietre miliari della disco music. Gli Chic fondati insieme a Bernard Edwards diventano nella seconda metà degli anni 70 un’icona, un brand nell’immaginario musicale contemporaneo. I due pilastri, Rodgers ed Edwards inquadrano la disco come una forma di celebrazione per la conquista dei diritti civili da parte di categorie sociali fino a quel momento discriminate. Femminismo, diritti degli afroamericani e attivisti Lgbt formano un fronte che, lungi dall’essere compatto e privo di contraddizioni interne, ha comunque messo in crisi il razzismo ed il perbenismo americano. Con la chitarra ritmica di Nile ed i vertiginosi “giri” di basso di Nard (diminutivo di Bernard) nasce un vero e proprio marchio di fabbrica, fondamentale nella musica degli anni 70 e gli Chic sono icone da citare e riscoprire fino ai giorni nostri, si pensi ai Daft Punk di “Get Lucky”, dove Rodgers è guest star e viene giustamente celebrato dal duo francese. Remake, remodel direbbe Bryan Ferry e vedremo che anche lui ci mette lo zampino….
Dal vendutissimo “Let’s dance” alla Diana Ross di “Diana” e ai Duran Duran di “Notorius”, fino al Bryan Ferry di “Boys and Girls” Rodgers è stato una fabbrica di hit non solo come musicista, ma anche come produttore. Ha compreso in profondità come la musica popolare non sia solo ascolto, ma evento che coinvolge e scuote tutto il corpo e di cui la danza è solo una delle possibili sublimazioni. Il suo accasarsi nel ritmo lo svela chiaramente, lo stare là dove la danza, qualsiasi foma possa prendere, impera e prende il sopravvento. Torniamo agli Chic! Da bambino ricordo distintamente quando ascoltai per la prima volta “Le Freak” e con un registratore a bobine marca “Geloso” mi feci una compila con anche quel singolo, rubando le canzoni alla radio con un microfono esterno….Hit planetaria “Le Freak” raggiunse il primo posto nelle classifiche americane diventando uno dei 45 giri più venduti di tutti i tempi.
Rodgers mostruoso chitarrista ritmico, ma anche abilissimo solista , al fianco del bassista Bernard Edwards si è inventato nonsolo gli Chic, ma nei fatti anche le Sister Sledge, creando un repertorio entrato nella storia della musica. Interessante notare la ricerca di un’eleganza che era (ed è) anche riscatto sociale per gli afroamericani, sia nei vestiti che nella ricerca sonora. Non a caso i due sviluppano una grande ammirazione per i Roxy Music e Bryan Ferry a ribadire quel mescolarsi di musica bianca e nera iniziato decenni prima e che qui trova conferma. Insomma oltre alla black music un crogiolo di influenze eterogenee che comprendono anche il jazz e naturalmente il soul. Ne esce una miscela potente che nei primi due album è di grande efficacia e regala brani al contempo divertenti, facilmente fruibili, ma curatissimi nel suono e nel mix, aprendo la strada a quelle contaminazioni tra suoni disco e sperimentazioni new wave che sarà la cifra espressiva del decennio successivo: gli anni 80.
Nella musica pop occidentale il suono degli Chic è ormai parte dell’immaginario collettivo, ha in sé una forza creativa che lo rende segno ricorrente, e viene citato e ritrovato per raccontare diverse forme di immaginario individuale e collettivo in cui ci troviamo iimmersi. Basti pensare al regista Steve McQueen e alla sua memorabile pellicola “Shame”. Nella soundtrack del film la classica “I want your love” degli Chic muta di significato rispetto al brano uscito nel 1977 e si trasforma nel canto malinconico sull’impossibilità di amare ed essere amati nel gelido paesaggio della New York contemporanea. Questa magia, questa mutazione dell’opera d’arte, che in epoche diverse attrae come un magnete significati diversi, portati da uomini e donne vissuti in momenti differenti della storia, dice del valore di un certo segno, sia pittorico, musicale, architettonico e artistico nell’accezione più ampia.
Una riflessione avvincente potrebbe essere interrogarsi artisticamente sulla nostra epoca, che sembra vivere di continui richiami e rimandi al passato, in un eterna riscoperta delle “icone” di cui riproporre i segni, come appunto abbiamo visto con i Daft Punk con Nile Rodgers. Viviamo indubbiamente nella popular music, un momento di ibridazione, ma anche di stasi creativa, se per stasi si intende l’incapacità di proporre nuovi segni, delineare immagini e suoni completamente nuovi. Tema da sviluppare qui da Mr Pian Piano in futuro…Veniamo a noi e andiamo a scopire cosa ha appunto cucinato Mr Pian Piano per assaporare la disco raffinata degli Chic. Indubbiamente le hit essenziali della band, ma occhio che ci sono anche delle chicche particolari. CLICCATE QUI per scoprire l’epopea disco degli Chic e navigare in una musica che è intrattenimento non solo per la mente, ma anche per il corpo.
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Chic: disco, soul.
“Life isn’t about surviving the storm; it’s about learning how to dance in the rain.”
“This was the path disco had taken-from the margins where it started, a weird combination of underground gay culture and funk and gospel-singing techniques and, in the case of Chic, Jazz-inflected groovy soul.”
Nile Rodgers
The Chic have a distinctive "style," sound and way of composing, as well as records produced by Nile Rodgers, the band's legendary guitarist, whose memorable rhythm guitar is one of the milestones of disco music. Chic founded together with Bernard Edwards became in the second half of the 1970s an icon, a brand in the contemporary musical imagination. The two mainstays, Rodgers and Edwards frame disco as a form of celebration for the achievement of civil rights by hitherto discriminated social groups. Feminism, African-American rights and Lgbt activists form a front that, far from being compact and devoid of internal contradictions, nevertheless challenged American racism and respectability. With the rhythmic guitar of Nile and the dizzying bass "turns" of Nard (diminutive of Bernard) a true trademark was born, fundamental in the music of the 1970s, and Chic are icons to be cited and rediscovered to this day, one thinks of Daft Punk's "Get Lucky," where Rodgers is guest starring and is rightly celebrated by the French duo. Remake, remodel would say Bryan Ferry and we'll see that he puts his own spin on it too....
From the best-selling "Let's Dance" to the Diana Ross of "Diana" and the Duran Duran of "Notorius" to the Bryan Ferry of "Boys and Girls," Rodgers has been a hit factory not only as a musician but also as a producer. He understood in depth how popular music is not just listening, but an event that engages and shakes the whole body and of which dance is only one of the possible sublimations. His settling into rhythm clearly reveals this, the being there where dance, whatever form it may take, reigns and takes over. Back to the Chic! As a child I distinctly remember when I first heard "Le Freak" and with a reel-to-reel tape recorder branded "Jealous" I made myself a compilation with that single as well, stealing the songs from the radio with an external microphone....Hit planetary "Le Freak" reached the top spot on the American charts becoming one of the best-selling 45s of all time.
Rodgers monstrous rhythm guitarist, but also very skilled soloist , alongside bassist Bernard Edwards invented not only Chic, but in fact Sister Sledge, creating a repertoire that has entered music history. Interesting to note the search for an elegance that was (and is) also social redemption for African Americans, both in clothes and in sound research. Not surprisingly, the two develop a great admiration for Roxy Music and Bryan Ferry to reaffirm that blending of black and white music that began decades earlier and is confirmed here. In short, in addition to black music a melting pot of heterogeneous influences that also include jazz and of course soul. The result is a powerful mixture that in the first two albums is highly effective and gives songs that are at the same time fun, easy to enjoy, but very well cared for in sound and mix, paving the way for those contaminations between disco sounds and new wave experiments that will be the expressive mark of the following decade: the 1980s.
In Western pop music, the sound of Chic is now part of the collective imagination, it has a creative force in it that makes it a recurring sign, and it is cited and found again to narrate different forms of individual and collective imagery in which we find ourselves iimmersed. Just think of director Steve McQueen and his memorable film "Shame." In the film's soundtrack, Chic's classic "I want your love" shifts in meaning from the song released in 1977 and transforms into the melancholy song about the impossibility of loving and being loved in the frigid landscape of contemporary New York. This magic, this mutation of the work of art, which in different epochs attracts like a magnet different meanings carried by men and women who lived at different times in history, tells of the value of a certain sign, whether pictorial, musical, architectural or artistic in the broadest sense.
A compelling reflection could be to artistically question our age, which seems to live on constant reminders and references to the past, in an eternal rediscovery of "icons" whose signs to re-propose, as precisely we have seen with Daft Punk with Nile Rodgers. We undoubtedly live in popular music, a moment of hybridization, but also of creative stasis, if by stasis we mean the inability to propose new signs, delineate completely new images and sounds. Theme to be developed here by Mr. Pian Piano in the future...Let's come to us and find out what precisely Mr. Pian Piano has cooked up to savor Chic's refined disco. Undoubtedly the band's essential hits, but watch out for some special goodies as well. CLICK HERE to discover Chic's disco epic and navigate through music that is entertainment not only for the mind, but also for the body.
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