Tutti i grandi cantanti e vocalist hanno una cosa in comune: la loro voce spicca come uno strumento unicamente accordato che solo una persona può suonare. Bim Sherman era un cantante e cantautore dal tono veramente dorato.
Adrian Sherwood
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La settimana scorsa abbiamo presentato Pat Metheny, un musicista che da decenni e decenni naviga e sperimenta, impara e insegna, che ha definito una maniera e l’ha scavalcata mescolando ed andando oltre i generi, incrociando compositori e artisti con storie diversissime. Tutto questo è bellissimo, ma richiede un ingrediente essenziale e irrinunciabile: il tempo. Oggi raccontiamo la storia di chi ha avuto poco tempo. Jarrett Lloyd Tomlinson Vincent, in arte Bim Sherman è stato un musicista Giamaicano, che ha trascorso la giovinezza nel solco della tradizione del reggae classico e si è fatto conoscere fin da ragazzo sull’isola per una voce particolare che caratterizza le sue interpretazioni: una dolcezza sognante fatta suono.
Siamo all’inizio degli anni 80 la vecchia faina del mixer Adrian Sherwood, produttore e capoccia dell’etichetta On-U sound invita Sherman a Londra ammaliato dalla voce di questo singolare interpreta. L’On-U sound è nella sostanza un collettivo di musicisti che con varie sigle produce un reggae/dub tecnologico di originale fattura che influenzerà molti musicisti tra gli anni 80 ed i 90. Il dub è un linguaggio ormai usuale nella musica contemporanea soprattutto grazie a Sherwood ed alla sua etichetta. Bin Sherman prende armi e bagagli e si trasferisce nella perfida Albione, che perfida non è.
Fin qui tutto navigherebbe nei fiumi del giusto successo, dagli slums di Kingston, fino al cuore pulsante di Londra dove tutto accade e la favola di Bim Sherman potrebbe proseguire senza scossoni all’interno di un genere ben preciso. Sherwood capisce però che con quella voce si può azzardare altro e costruisce intorno a Sherman un miracolo, e appunto “Miracle” è il disco che racconta una storia particolare, dove al dub ed al reggae si aggiungono le tabla di Talvin Singh e i sapori d’india a costruire canzoni imbevute di dolcezza e malinconia. Un fulmine a ciel sereno, “Miracle” resta ancor oggi un disco stupendo, registrato divinamente e con Sherman al massimo della forma. Un bel successo commerciale, un pop raffinatissimo, una voce molto bella, un gruppo di musicisti di talento, tutto sembra pronto per aprirsi su orizzonti planetari. L’uomo giusto, al momento giusto con intorno a sé un team d’eccezione pronto a supportarlo.
E invece la storia di Bim Sherman, il miracolo, si ferma qui. Certo ci sarà un altro disco “What Happened”allestito in fretta e furia mentre il musicista sta sfiorendo per il male che lo divora, ma è evidentemente un commiato a cui manca la profondità di “Miracle”, anche se ricco di alcune bellissime canzoni. Sherman muore prematuramente poco dopo, come una meteora che dalla Giamaica ha illuminato il cielo di Londra per un attimo. Ci resta sostanzialmente questa voce ed un disco imperdibile. Troppo poco? No, as Mr Pian Piano direi proprio di no. Son passati 27 anni da quando è uscito “Miracle” l’ho riascoltato recentemente e la sua magia è tutta lì da scoprire e riscoprire. Vi ho di conseguenza preparato un brasato con le migliori cose di Bim Sherman cotte nel vino rosso del reggae e della musica indiana, con spezie dub e funghi sonori per sognare altre dimensioni. CLICCATE QUI per ascoltare la voce magica di Bim Sherman in una playlist impreziosita da un paio di cover una di Massive Attack (di loro abbiamo parlato QUI) ed una dei Police. Scoprite una compagnia autunnale di dolce bellezza.
Desiderate qualcosa di diverso dalla voce vellutata di Bim Sherman? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
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Bim Sherman: reggae, dub.
“All great singers and vocalists have one thing in common – their voice stands out like a uniquely tuned instrument that only one person can play. Bim Sherman was a singer/songwriter with a truly golden tone.”
Adrian Sherwood
Last week, we introduced Pat Metheny, a musician who has been navigating and experimenting for decades, learning and teaching, defining a style and surpassing it by mixing and transcending genres, crossing paths with composers and artists with very different stories. All of this is beautiful, but it requires an essential and irreplaceable ingredient: time. Today, we tell the story of someone who had little time. Jarrett Lloyd Tomlinson Vincent, known as Bim Sherman, was a Jamaican musician who spent his youth in the tradition of classic reggae and became known on the island from a young age for a distinctive voice that characterizes his performances: a dreamy sweetness made into sound.
We are in the early '80s, and the old fox of the mixer, Adrian Sherwood, producer and head of the On-U Sound label, invites Sherman to London, enchanted by the voice of this unique interpreter. On-U Sound is essentially a collective of musicians that, under various aliases, produces a technologically original reggae/dub that will influence many musicians between the '80s and '90s. Dub is now a common language in contemporary music, thanks in large part to Sherwood and his label. Bim Sherman packs up and moves to perfidious Albion, which is not perfidious at all.
So far, everything would navigate in the rivers of just success, from the slums of Kingston to the pulsating heart of London where everything happens, and Bim Sherman's tale could continue smoothly within a well-defined genre. However, Sherwood understands that with that voice, one can venture into something else, and he builds a miracle around Sherman, and indeed "Miracle" is the album that tells a particular story, where tabla by Talvin Singh and Indian flavors are added to dub and reggae to create songs soaked in sweetness and melancholy. Out of the blue, "Miracle" remains a wonderful album to this day, recorded divinely, with Sherman in top form. A commercial success, a highly refined pop, a very beautiful voice, a group of talented musicians, everything seems ready to open up to planetary horizons. The right man at the right time, with an exceptional team around him.
And yet, the story of Bim Sherman, the miracle, stops here. Of course, there will be another album, "What Happened," put together hastily while the musician is fading away from the illness that devours him, but it is evidently a farewell lacking the depth of "Miracle," although rich in some beautiful songs. Sherman dies prematurely shortly after, like a meteor that has illuminated the sky of London for a moment from Jamaica. We are left essentially with this voice and an unmissable album. Is it too little? No, as Mr. Pian Piano would say, definitely not. It has been 27 years since "Miracle" was released; I recently listened to it again, and its magic is all there to be discovered and rediscovered. Consequently, I have prepared a braised dish with the best things of Bim Sherman, cooked in the red wine of reggae and Indian music, with dub spices and sonic mushrooms to dream of other dimensions. CLICK HERE to listen to Bim Sherman's magical voice in a playlist enriched with a couple of covers, one by Massive Attack and one by The Police. Discover an autumnal company of sweet beauty.
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