Viviamo in un'epoca polimaterica in cui tutti fanno molte cose. Ora è più facile. Si possono scattare ottime fotografie con un iPhone. Ho abbracciato questa idea e ho scoperto che posso scrivere una canzone, fare un cortometraggio, scattare una fotografia. È come dipingere in modo diverso con lo stesso pennello.
Barry Adamson
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Domenica di Pasqua, sole quasi estivo che spacca le finestre e taglia il pavimento in due. Il cane puntuale si accomoda in quella striscia di luce, Mr Pian Piano entra dalla porta del giardino. Sorride, è arrivato qui a piedi attraversando la campagna ed evitando i divieti ed i controllo. Oggi la nostra cucina serve un Barry Adamson, nome non familiare ai più. Chi è costui? Il nostro a fine anni 70 bazzica la meglio new wave con la band dei MAGAZINE, poi i VISAGE per arrivare ad essere tra i fondatori di quei BAD SEEDS che accompagneranno Nick Cave nella sua stratosferica carriera solista dopo i BIRTHDAY PARTY. Questo il blasone del nostro uomo, ufficialmente bassista, ma capace di tutto, musicista certo, ma anche scrittore, fotografo e regista. Un irrequieto in altre parole.
Il suo suono (e come vedremo anche i suoi testi) ripropongono una narrazione tipicamente cinematografica e non a caso per Lost Highway il Maestro David Lynch lo vuole con sé tra gli ingredienti irrinunciabili della soundtrack, tra cui spiccava un memorabile David Bowie. Adamson con la sua voce profonda e intimamente black scava nell’immaginazione tra femme fatale, esplosioni jazz, spruzzate elettroniche e racconti usciti tra la notte ed il primo mattino. Il suo è il racconto di un umanità altra, che spunta con le tenebre e al primo mattino scompare nel nulla, dentro al fiume di anonime metropoli. Mr Pian Piano sghignazza, dice che sto sbrodolando senza contegno. Va bene mi taccio.
I suoi testi sono abitati da personaggi che possiamo ritrovare nelle pieghe dell’immaginario noir caro a Chandler ed Hammett o agli attimi sospesi catturati dalla pittura di Hopper. Soggetti malinconici, persi in un mondo di immagini, nel fumo di piccoli locali, nel vagabondare in tangenziali di qualche città a tarda ora, quando le strade sono ormai deserte. Falchi nella notte. Mr Pian Piano annuisce, mentre mescola gli ingredienti finali dell’aperitivo. Il cane ci guarda per un attimo e poi si rimette a dormire. Chiusi nelle nostre case mentre la primavera esplode fragorosamente, lontani dall’orizzonte aperto del mare, affamati di strade da far divorare a quattro pneumatici, ci ritroviamo qui in due a fantasticare, bevendo superalcolici per stordirci e guadagnare nel sogno quello che ci ha divorato la realtà.
Abbiamo a che fare con un Morricone frullato con soul, blues, disco e jazz. Una cava di generi che il nostro Barry naviga con disinvoltura e senza costrizioni riservandoci sapori assai differenti. Creativamente un soggetto degno di attenzione, abile nel creare atmosfere torbide. Lo sa bene il buon Nick Cave che lo ha voluto nuovamente con sé nel 2013 per il suo capolavoro “Push the sky away”(disco bello, molto bello). Il buon Adamson ha naturalmente lavorato a varie soundtrack, trovando nel cinema lo sbocco naturale per le sue composizioni. Notevole anche l’attività di remixer, impastando singoli anche per grandi band come ad esempio i Depeche Mode e trasformando uno dei migliori brani della band, Useless, in un rarefatto viaggio elettronico, onirico e lisergico: provare per credere di cosa è capace in studio il nostro mag e ascoltate .
Adamson è sostanzialmente un soggetto eclettico e qui sia io che Mr Pian Piano siamo fatti della stessa pasta, tipi che amano mescolare il diavolo e l’acqua santa (e bere liquori). Naturalmente come ad ogni nostro appuntamento oltre all’aperitivo avete a disposizione una scorpacciata di suoni: Cliccate qui, Mr Pian Piano vi ha cucinato ai fornelli la solita playlist con almeno un’ora di musica del buon Barry Adamson. Non perdetevi questa prelibatezza e non disperate, se non nella realtà, una via d’uscita la si trova nella mente. Ma ha un senso contrapporle? Mr Pian Piano dice di no.
Desiderate qualcosa di diverso dalle musiche cinematiche di Barry Adamson? Il jukebox di Mr Pian Piano con tutti i musicisti e le musiciste del nostro intrigante menù è come ogni domenica a vostra completa disposizione: classica, jazz, pop, rock e ambient sono lì ad aspettarvi. Se volete scoprire in dono altre monografie curate da Mr Pian Piano di decine e decine e decine (e decine) di superbi musicisti vi basta accomodarvi qui:
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Barry Adamson: soundtrack, soul.
We live in a polymath era when everyone does lots of stuff. It’s easier now. You can take great photographs with an iPhone. I’ve embraced that as an idea, and found that I can write a song, make a short film, take a photograph. It’s like different paintings from the same brush.
Barry Adamson
Easter Sunday, almost summer sun splitting the windows and cutting the floor in two. The punctual dog sits in that strip of light, Mr Pian Piano enters through the garden door. He smiles; he walked here across the countryside and avoided the bans and controls. Today our kitchen serves a Barry Adamson, a name unfamiliar to most. Who is he? Our man in the late 1970s hangs out with the best new wave with the MAGAZINE band, then the VISAGE to get to be among the founders of those BAD SEEDS that will accompany Nick Cave in his stratospheric solo career after BIRTHDAY PARTY. Such is the blazon of our man, officially a bass player, but capable of anything, a musician to be sure, but also a writer, photographer and filmmaker. A restless man in other words.
His sound (and as we shall also see his lyrics) repurpose a typically cinematic narrative, and it is no coincidence that for Lost Highway Maestro David Lynch wanted him with him among the indispensable ingredients of the soundtrack, among which was a memorable David Bowie. Adamson with his deep and intimately black voice delves into the imagination between femme fatale, jazz explosions, electronic sprinkles and tales that came out between night and early morning. Hers is a tale of another humanity, springing up with the darkness and in the early morning disappearing into nothingness, inside the river of anonymous metropolises. Mr. Pian Piano snickers, says I'm ranting without demeanor. All right I'll shut up.
His texts are inhabited by characters we can find in the folds of the noir imagery dear to Chandler and Hammett or to the suspended moments captured in Hopper's painting. Melancholy subjects, lost in a world of imagery, in the smoke of small clubs, wandering the ring roads of some city late at night when the streets are now deserted. Hawks in the night. Mr. Pian Piano nods as he mixes the final ingredients of the aperitif. The dog watches us for a moment and then goes back to sleep. Locked up in our homes as spring thunderously explodes, far from the open horizon of the sea, hungry for roads to be devoured by four tires, we find ourselves here in two, fantasizing, drinking hard liquor to knock ourselves out and gain in the dream what reality has devoured from us.
We are dealing with a Morricone blended with soul, blues, disco and jazz. A quarry of genres that our Barry navigates with ease and without constraint, reserving for us very different flavors. Creatively a worthy subject, adept at creating murky atmospheres. This is well known by the good Nick Cave who wanted him back with him in 2013 for his masterpiece "Push the sky away"(nice record, very nice). The good Adamson has of course worked on various soundtracks, finding in cinema the natural outlet for his compositions. Remarkable is also his activity as a remixer, kneading singles even for big bands such as Depeche Mode and transforming one of the band's best tracks, Useless, into a rarefied electronic, dreamlike and lysergic journey: try to believe what our wizard is capable of in the studio.
Adamson is basically an eclectic subject and here both Mr Pian Piano and I are made of the same stuff, guys who like to mix devil and holy water (and drink liquor). Of course, as with every one of our dates in addition to the appetizer, you have a binge of sound at your disposal: CLICK HERE! Mr Pian Piano has cooked up for you at the stove the usual playlist with at least an hour of music by the good Barry Adamson. Don't miss this delicacy and don't despair, if not in reality, a way out can be found in the mind. But does it make sense to contrast them? Mr Pian Piano says no.
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Longing for something other than Barry Adamson's cinematic music? Mr. Pian Piano's jukebox with all the musicians on our intriguing menu, as every Sunday, is at your complete disposal: classical, jazz, pop, rock, and ambient are there waiting for you. If you want to discover other monographs curated by Mr. Pian Piano of dozens and dozens (and dozens) of superb musicians, just settle in here: CLICK HERE, and the archive of monographs of great musicians in alphabetical order will magically open for you.
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